Udog Distanza, la scarpa per il gravel pensata dai gravellisti

Tempo di lettura: 6 minuti

A distanza di qualche mese dal lancio delle sue due prime calzature road, la Tensione seguita a breve distanza dal modello Cima, il giovane marchio veneto Udog chiude il cerchio con la Distanza. Un attesissimo modello per il gravel, caratterizzato dalla chiusura a lacci, tomaia in rete 3D e suola con generosi inserti in gomma che riparano anche la punta.

Le versioni della Udog Distanza sono due. Una standard con suola in nylon rinforzato in carbonio, e la Carbon con suola totalmente in composito, che vanno a incontrare anche due stili di gravel diversi.

La suola delle Udog Distanza

La parte sicuramente più appariscente delle Udog Distanza è rappresentata dagli inserti in gomma. Uno stampo avviluppante color ocra che sfocia generosamente nella zona della punta, e protegge la calzatura da rami, fango, sassi e tutto quello che si può incontrare in fuoristrada. Si tratta di un polimero molto morbido che garantisce quindi un’ottima presa nelle parti camminate, ma sufficientemente resistente per rivelarsi alla lunga longevo nel tempo.

Come accennato in precedenza, della scarpa esistono due versioni. Una di colore Ash Grey con suola in nylon rinforzato, l’altra (quella Carbon che abbiamo testato e che vedete nelle foto) Cinder Black. Ovviamente cambiano anche i pesi, e si passa dai 330 grammi della versione standard ai 315 di quella in composito. Questo per quanto concerne la taglia 42.

Come standard di tacchette troviamo l’Spd. La suola dispone di un innesto delle viti a doppio foro per la regolazione delle tacchette. Nonostante la generosità dell’inserto in gomma, non ci sono problemi di sorta (leggasi: “ostacoli”) nell’aggancio e sgancio del pedale, sempre molto rapido e preciso anche con i modelli da gravel a base piatta.

La tomaia

Rete 3D ingegnerizzata, come una delle tendenze attuali più diffuse in termini di materiali. La tomaia delle Distanza è quanto di più moderno si possa immaginare, con l’angolo della trama e la densità che sono specifici in base alla zona di competenza sulla scarpa. Regolare ad esempio sui lati, più rinforzata e contenitiva nella zona di fronte alla punta.

La dinamica dell’allacciatura si rifà al concetto di Tension Wrap System già visto nel modello Tensione, e che si ritrova simile anche nelle scarpe da running più tecniche. Sostanzialmente nella zona esterna del collo del piede il laccio si va ad incanalare in un’asola esterna, formata da due passanti. Questi a loro volta sono collegati ad altrettanti elementi tiranti in materiale laminato ad alta resistenza.

In questo modo, stringendo il laccio, tutta la tomaia viene invitata ed avvolta intorno al piede e non solo la zona centrale, a garantire un comfort e una tenuta superiori. Questo perché la tensione dell’allacciatura si estende su una lunghezza maggiore, guadagnando in regolabilità. In tutto troviamo 16 punti di contatto dei lacci con la tomaia, mentre solamente due aree della parte esterna sono cucite in maniera tradizionale.

Un elemento dall’indole decisamente “gravel” è poi rappresentato dal pull tag posteriore orientato orizzontalmente, più comodo da maneggiare quando si è nell’azione di indossare le scarpe, oppure quando si trasportano a mano. Dettaglio magari piccolo e poco importante, ma che denota quanto Udog abbia raccolto e tenuto conto dei suggerimenti di chi è abituato a pedalare in offroad, e mira molto alla praticità.

L’interno

All’interno si trova una soletta abbellita da una grafica speciale, che garantisce un’interfaccia molto comoda tra il piede e la suola. Una sorta di tradizione di Udog, che per le sue scarpe guarda anche molto all’aspetto estetico. Su questa si trovano dei microfori laserati che garantiscono maggiore traspirabilità.

La linguetta è poi imbottita e molto morbida, in materiale traspirante, che smorza ogni eventuale residua pressione generata dall’allacciatura. Soluzione ideale pensando al fatto che è una calzatura pensata per essere indossata molte ore, e dove ogni singolo dettaglio che mira al comfort viene ben accolto.

La calzata

Inseriti i piedi dentro le scarpe, si ha subito una grande sensazione di comodità. Ci riferiamo alla calzata, che dispone di una conchiglia del tallone avvolgente ma al contempo anche molto profonda. Una combinazione che a nostro modo di vedere è quasi perfetta visto che poi, pedalando, la scarpa non dà mai la sensazione di sfuggire. Cosa che alle volte accade con calzature che risultano “troppo” comode.

La zona anteriore è estremamente generosa in quanto a dimensioni e il piede ci sta comodissimo dentro. Potremmo riassumere il tutto dicendo che si tratta di un modello adatto a chi ha la pianta larga. Con sufficiente margine sulla zona alta sotto al collo del piede per non trovarsi la tomaia a stretto contatto con la calza, e ampio spazio sulla punta per le dita.

Grazie all’allacciatura, “sapendoci fare”, si riesce a regolare alla perfezione tutta la pressione e la tensione sul collo del piede se poi si vuole evitare che il piede si muova troppo dentro la scarpa. Chi ha indossato almeno una volta un paio di scarpe con i tacchetti da calcio sa perfettamente a cosa ci riferiamo…

Come quindi previsto, l’allacciatura avvolge tutto il piede in maniera uniforme. I lacci sono i medesimi dei due modelli road, quindi esemplari piatti, pressati, senza aria all’interno e non elastici. Una volta stretti con il canonico doppio nodo non si muovono più. Sulla zona alta della linguetta, da come si vede anche nella foto qui sopra, troviamo la tasca esterna (chiamata “pocket tongue“).

La prova in offroad delle Udog Distanza

Come sempre accade, un paio di uscite servono per trovare l’alchimia giusta con la tensione di allacciatura, basandosi sulle dimensioni del piede rispetto alla scarpa ma anche in base alle proprie preferenze personali. Una volta stretti, come accennato i lacci vanno raccolti e di fatto nascosti dentro la tasca elastica per evitare che si incastrino con le corone della bici.

La versione che abbiamo testato è quella con suola in carbonio, quindi nominalmente più prestazionale rispetto all’altra, ma senza mai risultare eccessivamente rigida, parametro che nel gravel non assume la stessa importanza che ha nell’universo road. La possibilità di avere il piede che si “spalma” molto bene all’interno della calzatura aumenta la comodità anche in uscite molto consistenti a livello chilometrico.

Le Distanza sono leggere e molto traspiranti, pur disponendo di una tomaia molto resistente a graffi ed abrasioni. Quindi in utilizzo invernale può essere indicato l’uso del copriscarpa. Da questo punto di vista il fatto che l’allacciatura non si allenta praticamente mai permette di indossare la shoe cover a cuor leggero, senza mai il pericolo di doverla “rismontare” per regolare meglio la tensione dei lacci.

La Distanza è una scarpa esteticamente apprezzabile, ma soprattutto comodissima e adatta a tutte le sfaccettature del gravel. Da quello più pedalato a quello più avventuroso, vista la parte gommata che si fa apprezzare scesi di sella e quando deve eventualmente spingere la bici.

Se proprio dovessimo far pendere necessariamente la bilancia da un lato, la vediamo maggiormente orientata in un contesto escursionistico e bikepacking considerata la sua grande comodità, sia di calzata iniziale che di comfort con il passare delle ore. Vista così, la variante con suola in composito incontra i gusti di chi vuole qualcosa di eventualmente più leggero e fedele nella trasmissione di potenza.

Misure e prezzi

Ricordiamo per l’ultima volta le versioni: c’è standard in colorazione Ash Grey, oppure con suola in composito nel colore Cinder Black, entrambe disponibili nelle misure unisex da 38 a 48.

Nel nostro caso, il 43 (espressamente richiesto) è risultato perfetto. Ma se si trova a metà tra una taglia e l’altra potrebbe essere una buona idea scegliere quella più piccola. Per fugare ogni dubbio Udog mette a disposizione a questo link un pratico modello stampabile in un foglio A4 che permette di individuare in due passaggi la misura più adatta.

In quanto ai prezzi, la versione standard viene 180 euro, quella con suola full carbon 250 euro. Per coloro che poi vogliono sbizzarrirsi con il colore dei lacci, a 15 euro e direttamente dal sito è possibile acquistare un pacchetto con tre paia di colori differenti. Così come tutta la linea di calzini e di abbigliamento Udog.

www.udog.cc