Sklero Istanbul, giorno 10: Nis-Dragoman. La traccia “casualmente” passa davanti al sito archeologico di Mediana. Con la mia solita fortuna non è visitabile perché il lunedì è giorno di chiusura. Riprendo quindi la traccia e raggiungo gli altri miei compagni di viaggio meno interessati all’archeologia.
Il percorso oggi prevede salite e la prima non tarda ad arrivare. I cartelli, più volte avvertono che la pendenza è del 7%. Probabilmente sono stati acquistati in stock perché si arriva anche a più del 10% e, per la prima volta dalla mia partenza, il vento fresco non mi impedisce di sudare per raggiungere la cima. Non siamo altissimi, non raggiungiamo nemmeno i 600 metri di altezza e attorno si vedono montagne dai morbidi profili arrotondati ma dalla cima nuda.
Scendiamo e torniamo a percorrere la fondovalle. A scandire il nostro avanzare oggi sono i miliari romani: il primo lo troviamo nella piazza di Bela Palanka dove ci fermiamo per la prima sosta di giornata. Non passa molto tempo per trovarne un secondo all’esterno della fortezza di Kale a Pirot.
Incredibile pensare come, al tempo dell’impero romano, il viaggio che abbiamo intrapreso fosse forse addirittura più semplice: una sola lingua, una sola moneta, nessun confine…
E proprio oggi attraversiamo invece un ulteriore confine, quello tra Serbia e Bulgaria. Il passaggio è pensato per le automobili e i mezzi pesanti, non certo per le biciclette.
Infatti la dogana di fatto è il prolungamento dell’autostrada e non ci sono varchi dedicati ai pedoni ma solo ad auto, pullman e camion. Superate le file e i controlli dei documenti siamo in Bulgaria. Ora bisogna però trovare una via d’uscita e non imboccare l’autostrada che sembra essere l’unica strada a disposizione e che, paradossalmente, è la scelta anche della traccia dell’eurovelo 13. Con un po’ di fortuna e di navigazione “a vista” imbocchiamo un vicolo destinato ai camion (in senso opposto) che conduce ad un passaggio attraverso una recinzione abbattuta che ci porta sulla prima strada bulgara del nostro viaggio.
Con il paese, cambia anche il fuso orario e improvvisamente è tardi. Immutato invece è il fascino del tramonto sulle montagne che dobbiamo attraversare prima di arrivare a Dragoman, la nostra destinazione di tappa odierna.
Continua in Bulgaria il viaggione dei nostri Sklerociclisti (Fabio Frascari, autore di questo diario, Davide Ecchia e Sandro Passini) lungo la prima parte della Via della Seta, in direzione Istanbul. Non smettete di seguirli con noi.
La tappa precedente la potete leggere CLiCCANDO QUI.
8. continua