Oggi i nostri Sklerociclisti (Fabio Frascari, che scrive il diario di viaggio, Davide Ecchia e Sandro Passini) lungo la prima parte della Via della Seta, in direzione Istanbul, hanno lasciato il Danubio e l’eurovelo 6 e hanno imboccato l’eurovelo 11 e la direttrice del Sultan Trail. Ecco, come ogni giorno, il loro racconto accompagnato dalle foto della loro cicloavventura.
Sklero Istanbul, giorno 8: Belgrado-Svilajinac. Lasciamo Belgrado già brulicante di vita nonostante sia mattina presto: torme di turisti assaltano la fortezza dopo essere sbarcati sui moli della Saba da navi da crociera sul fiume, i podisti corrono nelle vie dei parchi cittadini, auto e mezzi di qualsiasi tipo affollano le vie della città.
Dobbiamo oltrepassare il Danubio, per farlo c’è un unico ponte, condiviso con le auto, il passaggio è obbligato. Al termine la traccia ci indica di girare a destra. A destra, ma dove? A destra c’è solo un vicolo che sembra perdersi nel campi. Anche un cartello dell’eurovelo 6 e 11 indica quel vicolo ma dubitiamo. Fermi a consultarci riceviamo le indicazioni di un furgoncino di operai che si ferma accanto a noi per confermarci di proseguire. Lo stesso fanno dei passanti provenienti dallo stesso vicolo.
Curiosa e inaspettata la partecipazione, non richiesta, di così tante persone. Stupefacentemente efficace la capacità di comunicazione anche senza condividere reciprocamente una sola parola: tutte queste persone ci parlano in serbo e noi rispondiamo in un misto di italiano e inglese.
Imbocchiamo il vicolo suggerito. Con una sequenza di passaggi segreti e ponticelli improbabili, saliamo su un argine golenale sterrato che rappresenta l’unica alternativa ad una trafficata superstrada per alcuni chilometri.
La giornata prosegue poi in quasi assenza di dislivello in una pianura sempre uguale a se stessa e in totale assenza di punti di interesse. A Smederevo attraversiamo, per l’ultima volta, il Danubio: insieme al fiume lasciamo anche l’eurovelo 6 che piega verso est: noi invece proseguiamo verso sud seguendo l’eurovelo 11 e la direttrice del Sultan Trail.
La nostra tappa finisce, così come era iniziata, con uno sterrato, una lunga strada bianca, presso Svilaijnac. La comunicazione, ora, è meno efficace: al passare delle auto, le nostre mani alzate nel tentativo di farli rallentare, vengono scambiate per un saluto e, sorridenti, tutti ci incrociano ricambiando gesti di saluto con ampi sorrisi senza però rallentare, finendo così dentro a enormi nuvole di polvere!
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6. continua