Corsa amatoriale in Spagna: si ritirano 130 su 182, perché ci sono gli ispettori antidoping

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Marca, il quotidiano sportivo spagnolo, ha scritto questa mattina che circa il 75% dei corridori di una gara amatoriale ha concluso la gara in anticipo. Perché? Perché a quanto pare le autorità antidoping erano presenti…

Durante la sesta prova della corsa amatoriale spagnola Interclubs Vinalopo, si sono «arresi» ben 130 dei 182 corridori totali, come si legge nel quotidiano. Anche nelle competizioni di livello inferiore i corridori possono essere sottoposti a controllo antidoping, e molti partecipanti hanno giustificato il loro ritiro per forature o cadute, sebbene queste (ovviamente) non fossero visibili nel filmato.

Alvaro Marza – che nel 2019 riuscì a concludere diciassettesimo il campionato spagnolo a cronometro – si è classificato ottavo nella gara amatoriale. In un messaggio su Instagram esprime la sua insoddisfazione. «I ritiri sono dovuti al successivo controllo antidoping. Non è una spiegazione matematica complicata, ma è la dura realtà», dice il veterano. «Spero che vengano presi provvedimenti perché sembra uno scherzo. A proposito, ho fatto il test antidoping tre volte. Spero di ricevere presto i risultati e di poterli annunciare».

Il vincitore sul podio. Le foto di questo servizio sono dell’account X degli organizzatori spagnoli @icvinalopo

L’organizzazione si è fatta sentire anche riguardo al caso delle autorità antidoping. «Vogliamo organizzare un evento che ruoti intorno al ciclismo pulito ed equo», si legge in un messaggio su X. «Siamo impegnati nella lotta contro il doping e crediamo che sia essenziale mantenere l’integrità dello sport e proteggere la salute dei ciclisti. Il doping è un imbroglio che dà ai ciclisti un vantaggio ingiusto rispetto a coloro che gareggiano lealmente». La corsa amatoriale, 90 chilometri nel comune di Villena, in provincia di Alicante, è stata vinta da Andres Ripoll Lopez.