GF Il Lombardia: analisi del terribile Muro di Sormano metro per metro

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Il Lombardia è da sempre la classica delle foglie morte e del tipico clima autunnale, ma quest’anno per la sesta edizione della Gran fondo, in programma domenica 8 ottobre, c’è la speranza che il meteo sia più clemente dello scorso anno, quando l’evento si svolse quasi per intero sotto la pioggia. Il percorso sarà quello solito, ormai collaudato, di 109 chilometri, con partenza ed arrivo a Cantù, grosso centro della Brianza Comasca.
Le salite da affrontare sono due, quelle che hanno costruito la storia del Giro di Lombardia: Madonna del Ghisallo e Muro di Sormano. Mitiche e dure. Anzi durissime. Vediamo le caratteristiche tecniche della prima delle due.

La prima salita ad essere affrontata sarà quella più temuta, il Muro di Sormano. Si inizierà a prender quota da Canzo, dopo soli 22 chilometri di corsa. Ma le pendenze risulteranno “umane” sino al termine dell’abitato di Sormano. Sarà qui che ogni partecipante dovrà scegliere singolarmente una delle opzioni per raggiungere la fatidica Colma di Sormano (1124 metri). Già, perché il percorso propone il Muro di Sormano, ma non lo impone. Chi vorrà evitare la terrificante mulattiera di 1.900 per superare i 304 metri che portano alla cima potrà continuare sulla SP44, che copre lo stesso gap ma in 4.200 metri. Il cuore porterebbe sicuramente sul Muro, ma le gambe bisogna vedere cosa diranno.

Il Muro di Sormano ha numeri da paura: meno di due chilometri lungo una strettissima lingua d’asfalto con pendenza media del 15,8% e con punte che a 600 metri dalla cima raggiungono il 25-27%. Tre soli tornanti, che peraltro non danno sollievo, e rettilinei verticali che paiono interminabili. È proprio a pochi metri dalla vetta che la impietosa mulattiera sboccherà sulla SP44, quella che percorreranno i gran fondisti che vorranno evitare il Muro.
Molto impegnativa anche la discesa che porta sul Lago di Como. È lunga e tortuosa, non solo tornanti ma anche una infinità di curve insidiose. Va affrontata con prudenza e concentrazione. Una dozzina di chilometri lungo la riviera lariana, poi a Bellagio inizierà la seconda ascesa del Lombardia.

Le iscrizioni sono aperte da tempo e possono avvenire solo ed esclusivamente online con pagamento con carta di credito, bonifico diretto e Satispay. La quota è fissata in 65 euro sino al raggiungimento del 1500° iscritto, poi passa a 70 euro. Lo scorso anno, nonostante il maltempo, la Gran fondo Lombardia Enel Green Power vide la partecipazione di 1.700 ciclisti in rappresentanza di 43 Paesi. All’edizione di quest’anno prenderà parte anche Vincenzo Nibali.

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Sito ufficiale: Gran Fondo Il Lombardia – Ride Like a Hero (gfilombardia.it). Informazioni: granfondo@rcs.it