RE STELVIO (PT. 2) / L’ultimo gradone: 3,2 km, 9 tornanti, pendenze all’8% (punte all’11%)

Salita Stelvio dal versante svizzero di Umbrail - tornante - tornanti - curve - curva
Tempo di lettura: 2 minuti

In questa fase l’ascesa è priva di soste e, anzi, tende ad inasprirsi con alcuni passaggi vicini al 10%. Si prosegue giungendo prima alla Seconda Cantoniera (m. 2176), ancora ben conservata, poi finalmente alla Bocca del Bràulio, quota 2256. Qui ha inizio l’attesissima pausa che consente di riprender fiato. Chi insegue la performance, tuttavia, non può tirare i remi in banca, è il momento di alzare il ritmo. Il troncone favorevole ha inizio poco dopo la Terza Cantoniera (m. 2318) e si sviluppa completamente in rettilineo, tra i pascoli d’alta quota e i meandri del torrente Bràulio, un chilometro e mezzo con pendenza attestata sempre sotto il 4%.

La strada torna a salire con decisione quando mancano poco più di 4 chilometri alla vetta. Termina il tratto rettilineo e mediante una serpentina di quattro tornanti al 7-8% si raggiunge la Quarta Cantoniera (m. 2502), storica costruzione che nell’800 serviva da locanda per i viaggiatori e da ricovero per gli addetti alla manutenzione della strada e allo sgombero della neve, in corrispondenza della quale si stacca, sulla sinistra, la strada che entra in territorio elvetico e attraverso il vicinissimo Umbrail Pass (o Giogo di Santa Maria) scende in Val Mustair.

Prende avvio infine il temuto gradone conclusivo: 3 chilometri e 200 metri, 266 metri di dislivello, nove tornanti. Pendenza media sempre sopra l’8% con diversi tratti al 10-11% ed una punta del 12%. A 2 chilometri dalla meta si inizia a scorgere, lassù, il Passo dello Stelvio. Gli imponenti tralicci che alimentano gli esercizi pubblici e gli impianti di risalita del passo compromettono un po’ la qualità del paesaggio, ma il grandioso e desolato contesto aiuta il ciclista a trovare le ultime energie per superare la serie terminale di risvolte, che inizia ai meno 1.500 metri e che ha una pendenza costantemente assestata sul 9%. Quando se ne esce mica è finita. Resta un bel rettifilo di oltre mezzo chilometro, per nulla benevolo. E’ solo negli ultimissimi 50 metri che la salita si fa meno ripida, è solo lì che si può finalmente assaporare l’ineguagliabile gusto di aver domato il più leggendario gigante delle Alpi, il Re Stelvio. E prima di tornare alla base, con la massima prudenza, soprattutto nel tratto delle gallerie, buttate l’occhio sul versante opposto per ammirare il meraviglioso groviglio di tornanti che conduce verso la Val di Trafoi e poi verso la Val Venosta. 

PASSO DELLO STELVIO

I DATI TECNICI

Quota di partenza m. 1215

Quota di arrivo m. 2758

Lunghezza km. 21,3

Dislivello m. 1533

Pendenza media 7,2%

Pendenza massima 14%