Randonnée Reale Borbonica: presentazione alla Reggia di Caserta

La Randonnée Reale Borbonica transiterà all'interno del Parco Reale della Reggia di Caserta.
Tempo di lettura: 3 minuti

È stata presentata alla Reggia di Caserta la VI Randonnée Reale Borbonica. L’evento cicloturistico itinerante tra cultura, natura ed eccellenze enogastronomiche, in programma il 17 settembre, è nel programma di attività delle Celebrazioni Vanvitelliane.

La Reggia di Caserta, Istituto del MiC, è promotore, in collaborazione con il Comune di Caserta, di un articolato progetto interistituzionale e interregionale che ha lo scopo di dare nuovo impulso alla conoscenza non solo della storia di Vanvitelli.
La presentazione è avvenuta nella Sala degli Incontri d’Arte.
La manifestazione è organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica di promozione sociale Campania Bici (Cambia) in collaborazione con la direzione della Reggia di Caserta. Piana di Monte Verna è il luogo di partenza e arrivo. I percorsi sono due e misurano rispettivamente 200 e 100 chilometri.

I partecipanti saranno protagonisti di un percorso sulle tracce di Luigi Vanvitelli. Per la prima volta si toccherà il real sito di caccia della Fagianeria per proseguire alla volta della Reggia di Caserta. Il passaggio nel Parco Reale, lungo la via d’acqua, porrà al centro l’Acquedotto Carolino.

La presentazione della Randonnée Reale Borbonica alla Reggia di Caserta (foto Randonnée Reale Borbonica).

Randonnée Reale Borbonica: tra borghi e siti Unesco

In un viaggio unico, si ripercorrerà infatti l’itinerario del “Carolino” attraversando il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, l’Oasi Wwf di San Silvestro, i Ponti della Valle, fino ad arrivare alle sorgenti del Fizzo, luogo di origine della maestosa opera ingegneristica del grande architetto. Il tracciato, inoltre, prevede l’attraversamento di tanti piccoli borghi.

«La Randonnée Reale Borbonica – ha dichiarato Stefano Lombardi, sindaco del comune di Piana di Monte Verna – rappresenta una importantissima opportunità per il nostro bellissimo paese, naturalmente vocato al turismo lento e sostenibile. Avere la possibilità di ospitare centinaia di cicloamatori si tradurrà inevitabilmente in una vetrina per Piana di Monte Verna e per il territorio in generale. La nostra città ha delle particolarità che vanno valorizzate e fatte conoscere.

«Non possiamo non sostenere questa iniziativa – ha dichiarato l’assessore regionale Felice Casucci -. Ciò a cui teniamo moltissimo è superare la logica della frammentazione dell’offerta turistica. Crediamo che questa, dopo la pandemia, abbia dato un senso pregnante alla sostenibilità, che noi abbiamo sposato con il turismo sportivo. Pensiamo che la sostenibilità si fondi su attrattori culturali molto significativi come la Reggia di Caserta».

Soltanto in questa occasione i ciclisti potranno pedalare sui Ponti della Valle.

Per la prima volta aperta anche alle e-Bike

«Per la prima volta l’iscrizione è aperta a non tesserati e a cicloamatori con e-bike – ha aggiunto Giuseppe Gallina, vicepresidente Audax Randonneur Italia, delegato Randonnée asd Cambia – ovviamente in possesso di certificato medico. Entrambi gli itinerari prevedono il transito nel sito Unesco del Parco della Reggia di Caserta e le sue articolazioni. Si attraverserà il borgo di Casertavecchia, che rappresenta anche il punto più alto del percorso. Quindi, Sant’Agata de’ Goti, Airola, Ruviano. A questo punto i percorsi si divideranno. Quello breve farà ritorno a Piana di Monte Verna, mentre l’altro procederà per Piedimonte Matese, Alife, Vairano, Pietravairano, Roccaromana, Baia e Latina, Dragoni e Alvignano. Lungo il percorso sono previsti punti di controllo e di ristoro dove si potranno trovare prodotti tipici».

A concludere gli interventi della conferenza stampa, il direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei.
«Questa iniziativa si lega alla volontà di far conoscere il nostro paesaggio culturale, che fu scelto da Carlo di Borbone come simbolo del nuovo regno, e a quella di sensibilizzare la collettività a questo importante tema. Le attività realizzate in collaborazione con il territorio attraverso il bando partecipato per le Celebrazioni Vanvitelliane stanno facendo emergere sempre più l’interesse dalla comunità al proprio patrimonio in relazione all’eredità lasciata dal grande architetto».