Progetto Sicurezza: a Faenza, quinto appuntamento a sostegno dell’educazione stradale

Il quinto appuntamento della Giornata della Sicurezza ed Educazione Stradale si è tenuto lo scorso 11 febbraio (foto Progetto Sicurezza Faenza)
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E’ stata un successo la quinta edizione della Giornata della Sicurezza ed Educazione stradale, proposta da Progetto Sicurezza Faenza. E’ andata in scena sabato 11 febbraio presso il Centro Congressi Faventia Sales.
E’ il quinto anno consecutivo che Progetto Sicurezza Faenza organizza questo evento che vuole mettere a confronto diverse testimonianze sul tema della sicurezza stradale. Un argomento che riguarda tutti i cittadini in particolare gli utenti più vulnerabili, come ciclisti e pedoni.

Il presidente dell’associazione, Alvaro Vanni, parlando agli oltre 100 intervenuti ha messo subito in evidenza i dati riguardanti l’incidentalità stradale. Numeri impressionanti che denotano un aumento complessivo del 24 per cento, con il 15 per cento di morti in più rispetto al 2021. A farne le spese sono soprattutto gli utenti più vulnerabili.
«Occorre fare qualcosa di concreto – ha ribadito il presidente Vanni – non solo da parte dell’associazionismo e del volontariato, ma soprattutto da parte delle Istituzioni. Servono più controlli nelle strade, più impegno delle amministrazioni locali e anche da parte di liberi cittadini. Il cambiamento passa soltanto attraverso la cultura del rispetto delle regole a partire dai programmi educativi in ambito scolastico».

Progetto Sicurezza: ospiti anche Silvio Martinello, Paola Gianotti e Marco Cavorso

Il confronto che ne è scaturito con relatori di spessore come Setefano Guarnieri (Associazione Onlus Lorenzo Guarnieri), Stefano Pezzini (Onlus il Sorriso di Elisa), entrambi genitori di due giovani vittime della violenza stradale, è stato emozionante. Ciò che hanno detto ha costretto il pubblico ad una seria riflessione sul significato del concetto di “violenza stradale”.
Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, nel corso del suo intervento ha sottolineato quanto sia importante un’azione coesa da parte di ogni soggetto. E quanto sia utile il lavoro che stanno facendo associazioni come Progetto Sicurezza, andando nelle scuole a fare educazione stradale. Ha poi ribadito che solo con un corretto lavoro di squadra si possono invertire i numeri drammatici che riportano le statistiche.

Durante il dibattito poi sono emersi preziosi suggerimenti anche da parte di altri relatori presenti. A partire della campionessa di Ultra Cycling, Paola Gianotti, in veste di promotrice, assieme a Marco Cavorso (delegato ACCPI) della campagna “salvaciclisti”, dei cartelli che ribadiscono la distanza di un metro e mezzo tra automobilista e ciclista in fase di sorpasso. Ne sono stati piazzati oltre 4000 in tutta Italia. Era presente all’evento anche il campione Olimpico di Atlanta 1996, Silvio Martinello, che assieme a Raffaele Babini (ex direttore di corsa del Giro d’Italia) ha richiamato fortemente l’esigenza di una regola che tuteli i ciclisti agonisti in allenamento. Facendo riferimento alla scoparsa di campioni del calibro di Michele Scarponi e più recentemente Davide Rebellin, Silvio Martinello ha chiesto azioni concrete e una presa di posizione anche da parte della FCI.
Una giornata che sicuramente i presenti non dimenticheranno per gli spunti ed il confronto arricchente che ne è derivato.