Le Elezioni Politiche 2022 cancellano le Gran Fondo del weekend: salva solo San Miniato, i motivi e gli spunti per riflettere

Il gruppo sul Muro del Garda alla Dorelan Reactive Cycling, in una foto d'archivio
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Le Elezioni Politiche 2022 anticipate di domenica 25 settembre hanno causato la cancellazione o il rinvio di numerosi eventi sportivi. Tra gli organizzatori è maturata la convinzione che con le forze dell’ordine impegnate nella gestione della giornata elettorale è impossibile garantire la sicurezza delle manifestazione che si svolgono sulle strade. Tra le diverse manifestazioni ciclistiche inizialmente in programma la prossima domenica c’erano anche tre gran fondo. Due (Scarponi/Strade Imbrecciate e Gran Fondo Pietra Ligure) sono state rinviate di una o due settimane, una (GF del Tartufo) andrà invece regolarmente in scena. La molla che ha fatto scattare la decisione degli organizzatori di Filottrano e di Pietra Ligure di spostare i due eventi è stata ovviamente l’impossibilità di garantire la massima tutela per i concorrenti. Il dibattito è aperto e lo approfondiamo su quicicloturismo.

Elezioni Politiche 2022 e Gran Fondo del weekend cancellate: i format possibili? L’esempio di San Miniato

Marco Scarponi, fratello del compianto Michele, è da anni uno dei personaggi più attivi sul terreno della sicurezza per chi va in bicicletta e ovviamente non ha avuto alcuna titubanza. Nessun dubbio anche per gli organizzazioni dell’ultima prova del Trofeo Loackers: la sicurezza prima di tutto, sicurezza che non sarebbe garantita con l’incompatibilità tra l’aumento di traffico motorizzato derivante dalla massa di cittadini diretti ai seggi elettorali e la presenza sulle strade di gruppi di ciclisti partecipanti ad un evento agonistico, quindi impegnati e concentrati  ad affrontare il percorso alla massima velocità possibile.

E perché allora la stessa decisione non è stata presa per la Gran Fondo del Tartufo? La risposta sta nel format scelto per l’evento. A San Miniato hanno optato per una nuova formula che si sta sempre più diffondendo, sia in Italia che all’estero. E’ la cosiddetta ibrida, articolata cioè su una struttura non competitiva ma con la presenza di piccoli spazi agonistici, che si materializzano nel cronometraggio di alcuni tratti di percorso (generalmente in salita), che danno alla fine, attraverso la somma dei tempi, una classifica che va a premiare i più veloci.

Sicurezza e minore impatto sulla circolazione garantiti

E’ una formula che garantisce sicuramente una maggiore sicurezza per i partecipanti ed un minore impatto sulla circolazione,  perché le porzioni non agonistiche vengono percorse a velocità più ridotte e senza quella concitazione tipica delle competizioni pure. Sulle salite, invece, avviene comunque la selezione, i gruppi numerosi e ingombranti si sciolgono, i rischi si riducono ai minimi termini. Queste gran fondo ibride, tipo San Miniato, hanno poi generalmente la partenza alla francese, per cui è evitato il rischio che si formino grupponi enormi.

Il forzato rinvio delle due Gran Fondo che erano in programma domenica 25 offre quindi uno spunto per una riflessione, che in qualche misura Cicloturismo ha già proposto e avviato nell’edizione cartacea di questo mese, settembre, ancora nelle edicole e che troverà ulteriori approfondimenti e contributi sul prossimo numero della rivista, disponibile dal 1° ottobre. Hanno un futuro, e soprattutto una logica, le gran fondo che soprattutto  per i più che condivisibili motivi di sicurezza abbandonano la formula piena dell’agonismo optando per quella ibrida che alla competizione destina soltanto alcuni brevi tronconi, scegliendo magari quelli più sicuri e meno trafficati? E’ una formula che ai praticanti piace o crea frustrazione?