Ieri pomeriggio, alle 13 circa, ci sono stati momenti di tensione tra i ciclisti della Gran Fondo Strade Bianche (qui il resoconto della corsa) e i rappresentanti della Nobile Contrada dell’Aquila. Per fortuna le forze dell’ordine hanno placato gli animi in pochi minuti e tutto è tornato alla normalità. Vi spieghiamo cosa è successo perché siamo stati testimoni oculari della scena.
Siena è una tra le città italiane più “calde”. E due manifestazioni che coinvolgono nello stesso giorno il centro storico (la Strade Bianche e la sfilata di una contrada) è inevitabile che prima o poi vengano a contatto. E’ successo ieri pomeriggio, all’ora di pranzo.
Dopo il famoso “muro” di Santa Caterina, i ciclisti, prima di entrare in Piazza del Campo, sono transitati per Piazza Indipendenza e lì hanno trovato la sfilata dei rappresentanti della Contrada dell’Aquila.
Risultato: circa 300 granfondisti fermi ad aspettare il passaggio. Ci sono voluti alcuni minuti per liberare di nuovo la strada e inevitabilmente è volata qualche parola di troppo tra il gruppo, innervosito ma molto composto, e i contradaioli. Quando tutto sembrava tornato alla normalità, gli animi si sono surriscaldati di nuovo: Insulti, qualche parola fuori luogo, ma per fortuna i due gruppi non sono venuti mai a contatto, per merito soprattutto della polizia municipale sul posto.
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La versione del Priore della Contrada dell’Aquila
Intervistato da RadiosienaTv (qui l’articolo completo), il Priore della Nobile Contrada dell’Aquila, Francesco Squillace ha cercato di ricostruire l’accaduto.
«Noi abbiamo seguito per strade e orari l’itinerario condiviso con le autorità competenti. Quando la comparsa e il popolo che la seguiva è passato da Piazza Indipendenza siamo stati oggetto di un atteggiamento irriguardoso, con fischi e ululati da parte di persone che non avevano chiaramente presente la situazione che si trovavano davanti. A quel punto qualche contradaiolo si è arrabbiato, ma il pronto intervento dei dirigenti ha evitato ogni tipo di contatto. La città vive una situazione così particolare che non credo si possa dire di no a una manifestazione del genere, ma noi è da qualche settimana che abbiamo condiviso l’itinerario con strade e orari. E’ evidente che qualche lacuna nell’organizzazione c’è stata».
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E questa la risposta di Rcs e della Strade Bianche
La nostra redazione però a questo punto ha deciso di sentire anche la versione di Rcs, disturbando al telefono Andrea Trabuio, responsabile Mass Event di Rcs Active Team.
«Si è venuta a creare una situazione particolare e totalmente inaspettata – ci ha detto Trabuio – e dispiace leggere certe parole da parte del Priore. Da parte nostra abbiamo condiviso il nostro evento con prefettura, questura e polizia e sapevamo di un doppio corteo dell’Aquila. Il primo al mattino, che non doveva coinvolgere il nostro tracciato, il secondo programmato per le ore 16. Ci eravamo impegnati a sgomberare Piazza del Campo per quell’ora e abbiamo rispettato i tempi. Erano impegni condivisi e forse dall’altra parte c’è stato un mancato passaggio di informazioni. Abbiamo fatto tutto secondo gli accordi e mi rammarica sentire certe dichiarazioni. A Siena, tra l’altro, ieri, c’era anche la partita di calcio e lo stadio è a due passi dalla Fortezza Medicea: lì tutto si è svolto alla perfezione, perché ognuno ha rispettato i propri ruoli.
«Alla fine, l’organizzazione della Strade Bianche, per colpe non sue, è l’unica che ha subito danni da questa situazione. Per fortuna che i ciclisti hanno capito come in realtà sono andate le cose. I feedback sono stati tutti molto positivi e spero che tutti abbiamo apprezzato il nostro impegno».
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