Strade Bianche: 300 ciclisti bloccati dalla contrada dell’Aquila. Ecco cosa è successo

I ciclisti bloccati a Piazza Indipendenza, a pochi metri dal traguardo della Strade Bianche
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Ieri pomeriggio, alle 13 circa, ci sono stati momenti di tensione tra i ciclisti della Gran Fondo Strade Bianche (qui il resoconto della corsa) e i rappresentanti della Nobile Contrada dell’Aquila. Per fortuna le forze dell’ordine hanno placato gli animi in pochi minuti e tutto è tornato alla normalità. Vi spieghiamo cosa è successo perché siamo stati testimoni oculari della scena.

Siena è una tra le città italiane più “calde”. E due manifestazioni che coinvolgono nello stesso giorno il centro storico (la Strade Bianche e la sfilata di una contrada) è inevitabile che prima o poi vengano a contatto. E’ successo ieri pomeriggio, all’ora di pranzo.

Dopo il famoso “muro” di Santa Caterina, i ciclisti, prima di entrare in Piazza del Campo, sono transitati per Piazza Indipendenza e lì hanno trovato la sfilata dei rappresentanti della Contrada dell’Aquila.
Risultato: circa 300 granfondisti fermi ad aspettare il passaggio. Ci sono voluti alcuni minuti per liberare di nuovo la strada e inevitabilmente è volata qualche parola di troppo tra il gruppo, innervosito ma molto composto, e i contradaioli. Quando tutto sembrava tornato alla normalità, gli animi si sono surriscaldati di nuovo: Insulti, qualche parola fuori luogo, ma per fortuna i due gruppi non sono venuti mai a contatto, per merito soprattutto della polizia municipale sul posto.

La Polizia Municipale ha evitato lo scontro tra i contradaioli dell’Aquila e i ciclisti

La versione del Priore della Contrada dell’Aquila

Intervistato da RadiosienaTv (qui l’articolo completo), il Priore della Nobile Contrada dell’Aquila, Francesco Squillace ha cercato di ricostruire l’accaduto.
«Noi abbiamo seguito per strade e orari l’itinerario condiviso con le autorità competenti. Quando la comparsa e il popolo che la seguiva è passato da Piazza Indipendenza siamo stati oggetto di un atteggiamento irriguardoso, con fischi e ululati da parte di persone che non avevano chiaramente presente la situazione che si trovavano davanti. A quel punto qualche contradaiolo si è arrabbiato, ma il pronto intervento dei dirigenti ha evitato ogni tipo di contatto. La città vive una situazione così particolare che non credo si possa dire di no a una manifestazione del genere, ma noi è da qualche settimana che abbiamo condiviso l’itinerario con strade e orari. E’ evidente che qualche lacuna nell’organizzazione c’è stata».

I ciclisti in coda prima di Piazza Indipendenza. Circa 300 i granfondisti coinvolti

E questa la risposta di Rcs e della Strade Bianche

La nostra redazione però a questo punto ha deciso di sentire anche la versione di Rcs, disturbando al telefono Andrea Trabuio, responsabile Mass Event di Rcs Active Team.

«Si è venuta a creare una situazione particolare e totalmente inaspettata – ci ha detto Trabuio – e dispiace leggere certe parole da parte del Priore. Da parte nostra abbiamo condiviso il nostro evento con prefettura, questura e polizia e sapevamo di un doppio corteo dell’Aquila. Il primo al mattino, che non doveva coinvolgere il nostro tracciato, il secondo programmato per le ore 16. Ci eravamo impegnati a sgomberare Piazza del Campo per quell’ora e abbiamo rispettato i tempi. Erano impegni condivisi e forse dall’altra parte c’è stato un mancato passaggio di informazioni. Abbiamo fatto tutto secondo gli accordi e mi rammarica sentire certe dichiarazioni. A Siena, tra l’altro, ieri, c’era anche la partita di calcio e lo stadio è a due passi dalla Fortezza Medicea: lì tutto si è svolto alla perfezione, perché ognuno ha rispettato i propri ruoli.
«Alla fine, l’organizzazione della Strade Bianche, per colpe non sue, è l’unica che ha subito danni da questa situazione. Per fortuna che i ciclisti hanno capito come in realtà sono andate le cose. I feedback sono stati tutti molto positivi e spero che tutti abbiamo apprezzato il nostro impegno».

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