La realtà e soprattutto la sua interpretazione sono materia da prendere con le molle: a volte non ne vengono a capo i filosofi più arguti. Come si riesce a parlare di ottimo lavoro? Come si deve pedalare per ottenerlo? Chiediamolo a chi con grande convinzione sta riportando il mondo dello sport alla sua dimensione più vera: la Gran Fondo Città di Anagni sono pronti a riaccendere i cuoria pedali della Ciociaria domenica 30 maggio. Davide Corsi e l’Anagni Ciclismo sono pronti, forti di una tradizione consolidata nella città dei Papi, a regalare una bellissima giornata di ciclismo tra 3 Province e 14 Comuni agli appassionati proveniente anche da fuori Regione.
Gran Fondo Città di Anagni, il 30 maggio si avvicina: Corsi siete pronti?
«Stiamo andando veramente molto molto bene, ma io questo lo avevo già capito da tempo. Perché anche nelle gare a circuito e domenica scorsa nella randonnée abbiamo avuto centosessanta partecipanti. I ciclisti vogliono assolutamente ripartire, vogliono pedalare, gareggiare e partecipare alle manifestazioni. Perché, tra l’altro, il ciclismo oggi è l’unico sport di aggregazione che è permesso e consentito. Questo è un ottimo segnale».
Ciociaria, terra di ciclismo per antonomasia. Come stanno rispondendo gli appassionati alla ripresa?
«I ciclisti della provincia di Frosinone, nonostante abbia una tradizione corsaiola, intendendo con questa espressione più le gare a circuito delle classiche Gran Fondo e altre manifestazioni, ci sono e hanno voglia di ripartire alla grande. In questo caso, altre società mi contattano telefonicamente anche amici e conoscenti mi stanno scrivendo ed è un’ottima cosa questa. Gli appassionati si stanno iscrivendo ed è un’ottima cosa che dà grande soddisfazione a tutta l’Anagni Ciclismo. Le amministrazioni sono diventate più sensibili nei confronti di questo genere di eventi. Noi come società nel 2019 abbiamo portato 450 ciclisti per la gara e abbiamo avuto moltissimo che si sono fermati a mangiare al ristorante e hanno pernottato: questo è un messaggio che è passato, l’indotto ha capito e il territorio è giustamente felice di ospitare ancora una volta».
Ci sono iscritti anche fuori Regione?
«Sì e sono tanti. A breve avremo un incontro con Paolo Imperatori per verificare a che numero siamo effettivamente arrivati e forse saremo costretti a mettere un limite, perché la gestione Covid non è così facile: dobbiamo rispettare il distanziamento soprattutto in griglia di partenza, quindi lo spazio deve essere sufficienti e ci allargheremo il più possibile. Anagni si presta a tutto questo e faremo il possibile per fare attenzione a questo. In prevalenza abbiamo iscritti dal Centro Italia, ma ci sono anche partecipanti dalla Toscana, dall’Umbria, dalle Marche e qualcuno che arriva dall’Emilia Romagna».
Il percorso avrà qualche novità?
«Sì. I chilometri saranno 106: siamo stati costretti a utilizzare un solo percorso. Erano previsti il lungo e il medio, ma il primo lo abbiamo dovuto togliere perché, per via della gestione Covid, è molto più semplice gestire un solo percorso piuttosto che due per rendere la cosa meno laboriosa. Bisogna fare attenzione a queste cose. I ciclisti comunque non hanno protestato, ma hanno detto “L’importante è che si corre”. I ciclisti vogliono correre, ripartire e hanno pure ragione. Attraverseremo 14 Comuni e 3 Province, Frosinone, Roma e Latina».
Loretta Giudici sarà la star nella gara di casa.
«Loretta (Giudici, ndr) è una ragazza di Amaseno che corre con il nostro gruppo dell’Anagni Ciclismo ed è arrivata seconda assoluta alla Gran Fondo Le Strade Rosa, vincendo la sua categoria e domenica scorsa ha vinto la Blockhaus Marathon staccando tutte le avversarie per un trionfo in solitaria. Domenica si appresta a vivere da protagonista la nostra gara».