Addio a Monica Bandini: la campionessa del mondo stroncata da un malore improvviso

Monica Bandini in una foto d'archivio dalla Gran Fondo Damiano Cunego a Verona
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Il mondo del ciclismo amatoriale perde una delle donne più importanti del movimento. Una campionessa umile, silenziosa, mai sopra le righe. Monica Bandini, si è spenta ieri a 56 anni a Villagrappa di Forlì a causa di un malore, mentre lavorava al terreno dell’azienda di famiglia.
Dopo un passato da professionista, culminato con la maglia iridata nella cronosquadre del 1988 a Renai in Belgio (vinta insieme a Maria Canins, Francesca Galli e Roberta Bonanomi) a cui si aggiungono anche il bronzo al mondiale del 1987 e l’argento a quello del 1989, si era rimessa in gioco tra gli amatori vincendo oltre 150 manifestazioni.

I suoi lunghi capelli biondi che fuoriuscivano dal casco sono stati per anni l’emblema delle donne alle Gran Fondo, un segno di cambiamento per il settore amatoriale. Ha trionfato nelle corse più importanti, dalla Nove Colli, ben 4 volte, alla Maratona delle Dolomiti. Ma come non ricordare anche quella Sportful (ne ha vinte quattro in totale) portata a termine sotto il diluvio universale nel 2008. Per questo motivo veniva considerata la vera “regina” delle Gran Fondo.

«La notizia ci ha lasciati senza parole. Monica ha portato in alto il nome della nostra Regione – ha commentato Alessandro Spada, presidente del Crer, comitato regionale Emilia Romagna e per anni organizzatore della Nove Colli – grazie al titolo iridato nel 1988 ma, ancora di più, è sempre stata un’interprete seria e discreta di questo sport, spinta da una grandissima passione».

Alla sua famiglia va l’abbraccio di tutta la redazione di Cicloturismo.