Borgna e il quadro attuale dell’ACSI Ciclismo: «La gente vuole pedalare e gli eventi hanno costi importanti»

Emiliano Borgna, ACSI Ciclismo
Tempo di lettura: 2 minuti

A quicicloturismo.it parla Emiliano Borgna presidente dell’ACSI Ciclismo. Abbiamo fatto un punto con lui sulla situazione attuale alla luce degli ultimi posticipi. Ne è uscito un confronto intenso dove Borgna mette in risalto il grande impegno di tutti gli organizzatori e la voglia di non mollare nonostante le difficoltà.

Ciao Emiliano e ben ritrovato. Qual è la situazione delle manifestazioni ACSI dopo i recenti posticipi?

«Purtroppo tante realtà hanno preferito posticipare i propri eventi in virtù di una situazione ancora non chiara e (al momento) ancora abbastanza critica».

Di tutte le manifestazioni in programma tra marzo e aprile cos’è rimasto e cosa invece è stato posticipato?

«Intanto una nota positiva. La Gran Fondo di Loano è stata regolarmente svolta senza problemi, così come la GF Garda Bottecchia. Questo è un bel segnale di ripresa a riprova che le gare in sicurezza possono essere svolte. Sanremo-Sanremo “La Classicissima”, Laigueglia, Colnago Cycling, Via del Sale, Bra Bra e Dieci Colli al momento sono le grandi di inizio stagione che hanno preferito posticipare. Al momento sono ancora in programma tutte le manifestazioni dei Loeabikers in Liguria e l’Avesani-Verona. Ma la situazione è in continua evoluzione purtroppo».

Abbiamo visto che tra il fare un evento e non farlo spesso non basta la clausola di eventi nazionali riconosciuti dal CONI. Chi ha l’ultima parola?

«Sappiamo che la burocrazia è contorta. L’elenco del CONI da la possibilità alle organizzazioni di richiedere gli appositi permessi, ma poi la decisione finale spetta alle questure, prefetti ed Enti Locali. Devo dire che in linea generale tutti cercano di assecondare questo tipo di eventi ma fino che la situazione sanitaria non si stabilizza, bisogna anche capire che le situazioni possono mutare velocemente come nel caso di Laigueglia».

Secondo te può incidere anche il fattore economico, il portare un organizzatore a posticipare un evento?

«Sicuramente questo è un aspetto importante. Purtroppo a causa di questa incertezza le iscrizioni hanno una sorta di stallo per il quale la gente (complice anche la crisi economica) fa molta più fatica a iscriversi. Di conseguenza anche gli organizzatori devono fare bene i conti. Gli eventi purtroppo costano tantissimi soldi»

A Livello di tesserati L’ACSI ha risentito della Pandemia?

«No, gli appassionati ci sono e la gente ha voglia di pedalare. Noi siamo in linea con lo scorso anno. Anche questo è un segno che le manifestazioni partiranno definitivamente ci sarà voglia di ricominciare. Noi poi come ACSI ci siamo mossi con l’iniziativa KOM YOU che sta riscontrando molto interesse e successo».

Come si ripartirà quando saremo a regime?

«Sarà molto interessante scoprirlo. Secondo me non si ripartirà forte come prima. Fino due anni fa, avevamo appassionati che facevano anche 40 gare all’anno ed ora sono completamente demotivati. Questo potrebbe voler dire meno iscritti alle manifestazioni. Però è difficile fare un pronostico ora».

Il primo grande evento a questo punto è la Gran Fondo Squali Trek…

«Sì, anche la Nove Colli è notizia di qualche ora fa, si è spostata al 26 settembre. La GF Squali Trek invece, come avete riportato anche voi di quicicloturismo.it, al momento sembra essere a vele spiegate».