L’appello di Mevio verso la GF Torino: «Organizzatori e ciclisti, facciamo squadra»

Gran Fondo Torino Mevio edizione 2021
Il gruppo sulle strade della Gran Fondo Torino del 2009, con sullo sfondo la Mole Antonelliana, in una foto d'archivio
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Una grande squadra, un organizzatore determinato che ama lo sport e va per la sua strada fatta di passione e valori. Vittorio Mevio, presidente del GS Alpi, non molla e non si arrende. Se dovesse avere una frase motivazionale per coltivare e alimentare giorno dopo giorno i sogni del mondo a pedale, sarebbe questa: “Never give up“, mai gettare la spugna, come la scritta di Mohamed “Momo” Salah sulla maglia-amuleto della magica notte di “Anfield Road” contro il Barcellona, con un poker da antologia. Il 2 maggio a Torino, la Gran Fondo Internazionale inserita tra le 27 prove valide per lo Scudetto del Prestigio Cicloturismo, ci sarà e insieme a quicicloturismo Mevio racconta gli ultimi aggiornamenti sull’organizzazione dell’evento che prosegue senza sosta.

Mevio: «Insieme si vince, la Gran Fondo di Torino è confermata»

Con Vittorio Mevio abbiamo cercato di unire le tessere del mosaico che si andrà a comporre da qui a inizio maggio e di leggere in maniera precisa e approfondita come si organizza una corsa in tempi straordinari come questi. Quando quicicloturismo contatta Mevio, sono tantissime le novità che lo storico organizzatore ci illustra: «Con l’Assessorato allo Sport del Comune di Torino le cose vanno avanti molto bene. La Gran Fondo verrà autorizzata come tutti gli eventi di interesse nazionale. In queste ultimissime ore si sta parlando di un’Italia completamente in Zona Rossa da lunedì. Noi siamo qui a lavorare, per creare ottimismo e uno spiraglio di luce. Speriamo di andare in porto con tutte le accortezze del caso».

Il risultato è di chi se lo prende e lo agguanta con tutto il coraggio del caso: la parola-chiave di Mevio in vista della Gran Fondo Internazionale di Torino è quello di “Squadra“: «I protocolli e la sicurezza sanitaria sono primari, un tassello imprescindibile che prima non c’era e ora va curato con grande attenzione. Siamo responsabili di tutto quello che potrebbe succedere, abbiamo fatto corsi di aggiornamento e ci atterremo alle regole. Sottolineo che bisogna fare squadra, organizzazione e ciclisti: così insieme si vince e si fa il bene del ciclismo. Un comportamento fondamentale e serio, siamo tutti sulla stessa barca e remiamo nella direzione giusta».

I percorsi sono stati confermati: il lungo da 120,5 km con dislivello complessivo di 2380 metri e il medio di 90 km. Mentre sulle soluzioni da mettere in campo in merito ai pacchi-gara e a tutto il contorno della Gran Fondo, ecco come si muoverà l’organizzazione capitanata da Mevio: «I pacchi-gara sono l’ultima cosa a cui penseremo, perché diventa difficile quantificare attualmente quanti saranno gli iscritti. Riguardo i ristori e il pasta-party sarà tutto pre-confezionato senza tavolate con mega-chiacchierate tutti insieme. Si farà il take-away e tutto sarà chiuso ermeticamente. Sono finiti i tempi delle fragoline di bosco e delle banane tagliate a metà».