È un progetto ambizioso quello di Ornus, azienda italiana che ha realizzato un telaio per gravel in legno di frassino. Sì, avete capito bene: in legno. Si chiama Grain ed è un prototipo che rappresenta un’evoluzione della Radix, il primo modello realizzato con questo materiale.
Il telaio di questa bici è stato rivisto ed è stato reso più “moderno” come geometria. Non si hanno ancora tutti i dettagli delle quote, che verranno svelati all’Italian Bike Festival, ma gli angoli di sterzo e reggisella sono adesso un po’ più chiusi e il tubo sella è stato integrato nella struttura. Ora il passaggio dei cavi è totalmente interno al telaio.

I vantaggi del legno di frassino
Mediamente, in taglia 54, questo telaio può pesare un chilo e 700 grammi, ma in Ornus stanno lavorando per abbassare questo valore. Il legno di frassino, rispetto a tutti gli altri materiali, è un materiale eccezionale perché non trasmette le vibrazioni al ciclista. Tutte le asperità vengono assorbite dal telaio, che dà indietro una comodità estrema. E la caratteristica davvero eccezionale è che questo telaio è garantito a vita.

Il triangolo principale internamente è vuoto e lo abbiamo notato da alcuni spaccati grezzi che Ornus aveva portato a Francoforte per illustrare il processo di produzione. Il carro invece è lamellare ed è realizzato utilizzando delle fibre orientate in un determinato modo per renderlo più o meno flessibile, a seconda dello scopo. Ma nonostante questa estrema comodità che garantisce questo antico materiale, il telaio in legno ha anche un’anima “racing”. In quanto a rigidità laterale, infatti, è molto reattivo e si posiziona a metà tra un telaio in carbonio e uno in acciaio.
Il modello che vedete in foto, come detto, si chiama Grain. Il telaio viene sempre lasciato a vista, ma può anche essere verniciato con dei colori appositi. Resta in gamma la versione Radix, con una forma più allungata e adatta di più ai viaggi e al bikepacking.
Informazioni: www.ornusbike.com