Le feste in sella, un momento speciale per molti appassionati di ciclismo. Con i giorni di vacanza e i ponti, si ha finalmente l’opportunità di dedicare più tempo alla bici, aumentando i chilometri percorsi e, spesso, condividendo lunghe uscite in compagnia. È il momento ideale per mettere da parte i watt, lasciando che a guidare l’allenamento siano la voglia di stare in sella e il piacere del movimento. In queste occasioni, più che concentrarsi sulla potenza o sull’intensità, è utile tenere d’occhio la frequenza cardiaca, un parametro prezioso per capire come il nostro corpo risponde agli stimoli e per monitorare lo stato di forma in questa fase iniziale della stagione.
Feste in sella: frequenza bassa? E’ solo stanchezza
Se durante un allenamento notiamo che la frequenza cardiaca è più bassa rispetto a quanto ci aspetteremmo, a parità di intensità e sforzo, il nostro corpo potrebbe starci segnalando che siamo stanchi. In pratica, il cuore risponde meno agli stimoli perché il sistema è affaticato o non ha avuto tempo sufficiente per recuperare. È un campanello d’allarme che ci invita a rallentare, a prenderci un giorno di riposo o a dedicare qualche sessione a un’attività più leggera.
Questa condizione è abbastanza comune nei primi periodi della stagione, specialmente se si riprende a pedalare dopo una pausa. Forzare i ritmi in queste situazioni può aumentare il rischio di sovraccarico o peggiorare la condizione generale, quindi è importante ascoltare il corpo e modulare gli allenamenti.
Frequenza alta? I motivi sono molteplici
Al contrario, una frequenza cardiaca più alta può essere il segno di un cuore riposato, ma ancora non pienamente allenato. Questo succede spesso nelle prime settimane, quando si comincia a costruire la base aerobica. In questo periodo, è facile notare che durante gli allenamenti più lunghi la frequenza cardiaca tende a salire gradualmente, anche mantenendo gli stessi watt o la stessa intensità.
Questo fenomeno si chiama deriva cardiaca: a parità di sforzo, la frequenza cardiaca aumenta man mano che passa il tempo. È del tutto normale, soprattutto quando il corpo non è ancora abituato a gestire uscite lunghe o ritmi sostenuti. Tuttavia, una deriva troppo accentuata può anche essere un segnale che qualcosa non va, come ad esempio una scarsa idratazione, una dieta non adeguata o semplicemente un’eccessiva fatica muscolare.
La deriva cardiaca non è qualcosa di negativo in sé, ma va interpretata. Se notiamo che il battito sale troppo velocemente durante un’uscita, potrebbe essere utile fermarsi un attimo e valutare: sto bevendo abbastanza? Mi sono alimentato correttamente? I miei muscoli sono pronti per questo tipo di lavoro?
Allenarsi per migliorare l’efficienza aerobica, con uscite lunghe e a intensità moderata, aiuta a ridurre questo fenomeno. Anche prestare attenzione a mantenere un’idratazione costante e a seguire una buona strategia nutrizionale durante le uscite può fare la differenza.