Il progetto gravel di Colnago parte subito con una vittoria a Santa Vall

Colnago
Asbjorn Hellemose a braccia alzate sul traguardo della 3ª tappa del Santa Vall (credit: Klassmark(c) Santa Vall - Gravel Earth Series)
Tempo di lettura: 6 minuti

La Santa Vall, gara gravel di 3 giorni a Girona (in Spagna), inserita all’interno del circuito Gravel Earth Series, ha segnato l’inizio del nuovo progetto gravel di Colnago: il Club of Aces (Club degli Assi in Italiano). Un collettivo di atleti selezionati, appartenenti a diverse squadre, che si distinguono per spirito competitivo e unicità. Il progetto parte subito con il sorriso grazie alla vittoria di Asbjorn Hellemose – danese del team Swatt Club – che vince da finisseur la terza e ultima tappa sulla sua G3-X.

Colnago
Nathan Peter Haas, team Colnago Castelli (Credit: Colnago)

The Club of Aces – un collettivo di atleti unici e vincenti.

Il brand di Cambiago da 70 anni è la bici dei più grandi campioni del ciclismo su strada, da Eddy Merckx a Giuseppe Saronni, da Franco Ballerini a Tadej Pogacar, i più grandi assi, appunto, di questo sport. E’ con questo spirito, che vede nelle competizioni e nelle gare il momento più alto ed epico del ciclismo, che Colnago si approccia al gravel, una disciplina che, Colnago prevede, si affermerà in maniera sempre più diffusa. Colnago nel 2024 fornirà le proprie biciclette a un numero ristretto di atleti, i quali saranno parte, appunto, del Club degli Assi.

Il Club degli Assi non è una squadra, bensì un collettivo di atleti gravel tra i più forti della specialità, uniti non solo dal fatto di correre su una bici Colnago, ma anche dalla passione per le corse e per l’approccio vincente alle gare. Il nome deriva da un gioco di parole che parte dal logo del brand, l’asso di fiori (Ace of Clubs in inglese). Da qui “Club of Aces”, il club degli assi. Un asso, infatti, è il nome storicamente dato ai grandi campioni del pedale e – più genericamente – a chi eccelle nel suo campo, distinguendosi e rendendosi “unico”.  Colnago, da sempre, è la bici dei campioni. Lo vuole essere anche nel gravel.

Oltre al comune sponsor tecnico, questi atleti saranno contraddistinti da una speciale patch, realizzata dal designer britannico Richard Pearce, che rappresenta la carta dell’asso di fiori. Gli atleti del Club degli Assi indossano questa patch sulla manica. Nel gravel la bontà tecnica della bicicletta è fondamentale e può fare la differenza tra vincere e non finire una gara. In questo senso Colnago, e le sue biciclette, sono l’asso nella manica di questi corridori. Da qui l’idea di una patch con la carta dell’asso di fiori collocata proprio sulla manica.

Gaffuri
Mattia Gaffuri, team Swatt Club, con il logo del brand Colnago (l’asso di fiori) sulla manica sinistra (credit: Colnago)

Santa Vall – Prologo

La prima tappa della Santa Vall è stata un prologo di 6 km, da Sant Gregori salendo verso l’eremo di Sant Grau – una salita di 4 km di gravel al 9% di pendenza media con punte superiori al 20%. Il club degli assi ha brillato con il terzo posto di Asbjorn Hellemose, ciclista danese nelle fila del team Swatt Club, e con il sesto posto di Nathan Haas, ragazzo australiano del team Colnago Castelli. Ottimi risultati anche per Mattia Gaffuri, team Swatt Club, 22° nonostante il tempo perso per una caduta di catena, e Amity Rockwell, team PAS Normal Racing, 19ª nelle donne.

Rockwell
Amity Rockwell in azione nella prima frazione (credit: Colnago)

Santa Vall – Tappa 2

La seconda tappa prevedeva 2 tratti cronometrati rispettivamente di 22.3 km e 25.4km, contraddistinti da una grande varietà di terreni, discese tecniche, single track e salite brevi e ripide. Ottimo risultato di Nathan Haas in questa tappa che ha ottenuto il quarto miglior tempo al primo intervallo e il terzo miglior tempo alla fine del secondo intervallo, posizionato lungo la linea di arrivo. Chiude la giornata al quarto posto, salendo al 4° posto della generale. Una caduta impedisce ad Hellemose di giocarsi la tappa e lo costringe ad abbandonare i sogni di vittoria della classifica generale.

Nathan Haas in testa al gruppo principale nella seconda tappa (credit: Klassmark © Santa Vall – Gravel Earth Series)

Santa Vall – Tappa 3

La terza tappa116km da Sant Gregori a Sant Gregori – era caratterizzata da due salite impegnative nella prima parte di gara e da una sezione più pianeggiante con poche brevi salite nella seconda parte. Hellemose ha attaccato dopo 20 km, facendo il vuoto dietro di sé. Al termine della seconda salita l’atleta danese manteneva un vantaggio di 28” sul gruppo inseguitori. Ripreso in discesa, il danese ha giocato d’astuzia ed ha anticipato la volata, attaccando ai -2km dall’arrivo. Nulla da fare per i più diretti inseguitori, che hanno chiuso a 2” dal vincitore i giornata.

Classifica Tappa 3 (M):
Asbjorn Hellemose
Jasper Ockeloen Sockeloen
Sacha Weber
Frederik Rassmann
David Lozano Riba

Hellemose
Asbjorn Hellemose all’attacco nell’ultima giornata di corsa (credit Colnago)

Gli atleti del Club degli Assi

Il club degli assi è un collettivo in espansione. Di seguito gli atleti che ne fanno parte al momento della fondazione di questo progetto. Se ne aggiungeranno altri nel corso dell’anno.

Nathan Peter Haas (AUS)
Brisbane, 12 marzo 1989
Dopo 11 anni come ciclista professionista su strada, Haas ha deciso di fare questa transizione e cimentarsi nel gravel. In questa disciplina ha già raccolto diversi ottimi risultati e podio in corse importanti del circuito. Il suo successo di maggior spessore è la vittoria al The Rift Iceland, nel 2022. Haas corre per il team Colnago Castelli.

Amity Rockwell (USA)
Berkeley (CA), 28 maggio 1993
Vincitrice in entrambe le classiche “monumento” del gravel, l’Unbound nel 2019 e la Traka 360 nel 2023, Rockwell è una delle più forti atlete del panorama gravel femminile. Il suo talento brilla nelle corse più lunghe, specialmente sopra i 300 km.
Rockwell corre per il team PAS Normal racing.

Asbjorn Hellemose (DEN)
Galten, 15 gennaio 1999
Giovane ragazzo danese residente da 4 anni in Italia, Asbjorn approda quest’anno per la prima volta nel gravel dopo una breve carriera su strada in forze alla Lidl Trek. Tra i risultati su strada si ricorda il 5° posto ottenuto nel Giro d’Italia U23 del 2021, vinto quell’anno da Juan Ayuso. Hellemose corre per il team Swatt Club.

Mattia Gaffuri (ITA)
Erba (CO), 4 luglio 1999.
Giovane scalatore Lombardo, Gaffuri ha indossato nel 2023 la medaglia d’argento ai campionati Europei di cronoscalata, alle spalle di Felix GrossSchartner (UAE Team Emirates). Fortissimo nell’indoor cycling, al momento è finalista alla Zwift Academy. Gaffuri corre per il team Swatt Club.

Elliot Phillips (UK)
Londra, 1995
Ciclista e appassionato videomaker, Eliot Phillis è più noto con il suo acronimo instagram @vcletsgetit. È noto per il suo stile unico e originale di editing e montaggio. Quest’anno seguirà con il Club degli assi i principali appuntamenti gravel di tutto il mondo, raccontando gli highlights delle corse gravel facendo vivere anche a chi è a casa le emozioni di questo sport.

Giovanni Dracone (ITA)
Cuneo, 10 Giugno 1982
Dopo una carriera nel rally – che lo ha portato ad essere tra i migliori piloti a livello nazionale nei primi anni 2000 – Dracone ha portato la sua passione per la velocità offroad nel mondo delle due ruote. Dracone al momento è campione nazionale gravel UCI del suo age group e medaglia di bronzo ai mondiali gravel UCI di Pieve di Soligo nel 2023.

Colnago
Il podio della terza tappa del Santa Vall (credit: Colnago)

I prodotti del gravel Colnago

Colnago ha due prodotti gravel: 

Colnago G3-X è una bicicletta gravel e ciclocross pensata per la pura competizione. Elaborata a partire dalla plurivittoriosa bici da strada V3Rs, il G3-X è una bici con telaio monoscocca in carbonio. L’ampiezza pneumatici arriva fino a 40 mm. La G3-X è la bici usata nel gravel da Haas, Rockwell, Hellemose, Gaffuri. Nel ciclocross è stata la bici con cui Silvia Persico ha vinto il titolo nazionale nel 2023. Dal 2024 è la bici scelta dall’olandese Ryan Kamp per le sue gare in Coppa del mondo.

Presentata a Febbraio 2024, la C68 Gravel è l’ultima aggiunta della piattaforma C68. Seguendo la tradizione della serie C Colnago, iniziata negli anni 90 con la leggendaria C40, i tubi della C68 gravel sono lavorati e assemblati a mano in Italia, nello stabilimento di Cambiago. Si tratta di una bici gravel racing. La tecnica di costruzione modulare – più tradizionale e prestigiosa – la rende unica al mondo. La possibilità di controllare la produzione dei singoli tubi e delle singole giunzioni garantisce una migliore gestione della laminazione del carbonio, una qualità costruttiva senza pari, e una performance di guida assolutamente fedele alle intenzioni di design.

Giovanni Dracone con la sua Colnago C68 Gravel (credit: Colnago)