Dal World Tour allo Swatt Club, il nuovo inizio di Hellemose tra strada e gravel

Fotogramma dal video di presentazione di Hellemose sul profilo "solowattaggio"
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«Un giorno sei nell’olimpo, il giorno dopo tocchi il fondo». Da tutto a niente. In questi casi ci si potrebbe arrendere, sarebbe semplice. Asbjorn Hellemose però non vuole, per questo correrà con lo Swatt Club questa stagione.

Dal World Tour ad una squadra amatoriale. Sembra assurdo ma è così. Dal correre contro e per i migliori ciclisti al mondo, forse anche della storia, a ritrovarsi senza neanche un contratto dopo due anni in una squadra come la Trek. Ci sarebbero mille cose da dire, mille cose da chiedersi ed altre mille su cui riflettere. È inutile però porsi tante domande non conoscendo la situazione, non conoscendo i dettagli. L’unica cosa che conta è che c’è un ragazzo che, dall’olimpo nel quale era, ha deciso di non mollare. Asbjorn non farà come hanno fatto altri: «fuori dal ciclismo? Ok cambio vita». No. Asbjorn ha deciso di lottare. Lui vuole correre, vuole gareggiare. Vuole allenarsi al massimo. Lui sogna ancora.

Per questo dopo aver preso parte alle gare più importanti del mondo (Strade Bianche, Giro di Lombardia, Tour Down Under, Giro di Polonia, Milano Torino, Giro di Svizzera e potremmo continuare ancora a lungo) il danese è pronto ad una nuova sfida. Corse elité su strada, sì, ma non solo. Asbjorn sbarcherà nel mondo del gravel per correre le gare più importanti della stagione. Gareggerà nel nord Europa, in Spagna, in America e così via. Insomma in tutto il mondo. Questo grazie al supporto di una squadra che non è una squadra professionistica, anzi.

Video di presentazione di Hellemose sul profilo “solowattaggio”

Non è semplice spiegare cos’è lo Swatt Club, non è una semplice squadra. E’ nata da un blog, “Solowattaggio”, ed è cresciuta con concetti una volta di nicchia. “Agonismo” o “bikeporn”, parole che una volta stonavano con il ciclismo amatoriale ma che oggi sono l’essenza di tanti amatori. Parole che sono un ponte con tanti professionisti che sposano in pieno la loro filosofia, non solo ciclistica ma anche di vita. È una squadra che non ha, almeno per il momento, sponsor. Una squadra che ha sempre sognato in grande, ma sempre di sogni si trattava. È una squadra che però ora ha deciso di fare uno sforzo, economico e non solo, per portare quei concetti, che ha sempre rappresentato nel mondo amatoriale, ad uno step successivo. Una squadra pronta a scrivere una nuova storia mai vista prima. Il protagonista di questa storia? Un venticinquenne che in bici va forte, molto forte, e che è pronto a riconquistare quello che gli è stato tolto: il suo sogno.

Questo il messaggio dell’annuncio social dello Swatt Club:

«Qualche settimana fa abbiamo scritto un contratto su un post-it.
Facciamo uno sforzo che al momento è grosso per le nostre dimensioni, ma è dovuto. È voluto.
Per noi oggi è un giorno speciale: Asbjorn Hellemose correrà con la nostra maglia questa stagione.
Dopo due anni nel World Tour non ha trovato squadra, nonostante una stagione con gare importanti e prestazioni ottime.
Ma non è bastato.
Non staremo qui a dirvi il perché è successo tutto ciò, non staremo qui a lamentarci del perché non ha trovato un posto nel mondo del professionismo nonostante abbia ancora 25 anni.
A questi livelli è così, un giorno sei nell’olimpo, il giorno dopo tocchi il fondo. È l’agonismo ai massimi livelli, è la vita, è lo sport.
Non ci lamenteremo di nulla, ma diremo solo una cosa: noi ci siamo.
Ci siamo per supportare un amico, un atleta che poche stagioni fa è stato 5 al Giro d’Italia U23, che nella scorsa stagione è arrivato nei primi 15 nella classifica generale di una corsa World Tour, oltre ad altri piazzamenti.
Asbjorn parteciperà alle corse gravel più importanti della stagione, oltre a corse Elite su strada. Andremo nel nord europa, in Spagna, in America, su isole sperdute. Andremo ovunque si possa andare per mantenere la fiamma accesa, la fiamma dell’agonismo.
Perché quando un ragazzo ti dice “Io ho voglia di correre, ho voglia di gareggiare. Ho voglia di allenarmi al massimo. Fino a pochi giorni fa ero al massimo livello, ora sono nel punto più basso, ma ci credo. Sogno ancora”, non possiamo fare altro che accoglierlo a cuore aperto, con tutte le forze che abbiamo.
Asbjorn sarà un vostro compagno di squadra, un compagno di allenamento magari, un esempio per crederci sempre.
Non mollate, mai.
Credete nelle persone, nel futuro, nei sogni.
Ti avremmo voluto vedere ancora nel World Tour, ma questa è la vita.
Crediamo insieme nel sogno futuristico.
Oggi è un giorno storico per chi fa parte di tutto questo.»