Sabato 30 settembre si correrà il prestigioso Giro dell’Emilia, che come da recente tradizione collocherà il suo traguardo al termine della durissima salita che porta al Santuario di San Luca. Se volete vedere in anteprima di che pasta è fatto questo temutissimo muro, potete partecipare, sei giorni prima dell’”Emilia”, ad una manifestazione cicloturistica, giunta ormai alla sesta edizione, che con partenza e arrivo alle porte di Bologna va alla scoperta delle salite locali con le pendenze più proibitive. E tra queste non manca naturalmente il San Luca.
L’evento, in programma domenica 24 settembre, ha un nome un po’ sibillino, “La Gran Cartola”. Cartola, in slang bolognese, significa “tipo giusto, persona alla moda”, insomma persona di un’altra categoria. E che c’entra con il San Luca? Quando il San Luca venne affrontato per la prima volta, nel 1956, dal Giro d’Italia (era una cronoscalata), Fiorenzo Magni stringeva tra i denti una camera d’aria legata al manubrio, che il suo meccanico aveva applicato per evitargli lo sforzo della clavicola che si era fratturato nella tappa precedente. Uno spettatore locale, affascinato dall’eroismo dell’asso toscano, esclamò: “Lui sì è una gran cartola”. Ben presto l’espressione ha preso piede e ha trovato diffusione tra gli appassionati. Da lì è poi nata l’idea di creare una manifestazione che affrontasse la famosissima salita delle Orfanelle e prendesse appunto il nome di Gran Cartola.

Il San Luca sarà come sempre il piatto forte di quest’evento, che ha un itinerario di 121 chilometri e che affronta 12 tra muri e salite selezionati tra i più duri della provincia di Bologna. Anche per l’edizione 2023 è confermata la partenza (ore 7.30-8.15) dal campo sportivo di Pian di Macina, frazione di Pianoro, una dozzina di chilometri a sud di Bologna. Il ritrovo avverrà a Pianoro, presso il circolo ARCI “Al Pazz”, via Dino Casalini 4. La direzione iniziale è verso Bologna, si sale a Montecalvo dal versante più difficile, poi i colli di Lelli e di Barbiano e un graduale avvicinamento panoramico al Santuario di San Luca. Messa alle spalle la salita più ostica, quella che sei giorni dopo sarà percorsa più volte dal Giro dell’Emilia, sarà la volta del Parco Cavaioni e del sacrario di Sabbiuno, prima di raggiungere la valle del Reno. La seconda parte del percorso presenta lunghi momenti di pendenze proibitive, inserite in temibili salite. La sfida continua sui muri di Luminasio, Montesole e Cozzi per passare dalla valle del Setta a quella del Savena. Poi da Monzuno si affrontano Monterumici per raggiungere Brento, la via del Belvedere per arrivare al traguardo dal crinale di Riosto. Il dislivello totale non è cosa da ridere: 3.120 metri. Solo per salitomani.
«Poiché vige tuttora un’ordinanza del settore strade e sicurezza del Comune di Bologna che vieta l’organizzazione di manifestazioni su un lungo elenco di strade collinari e montane – spiegano gli organizzatori –, pur avendo osato l’impossibile con il percorso dell’edizione 2023, e benché questo non sia stato interessato da frane e sia aperto al traffico, siamo costretti a rinunciare all’apertura delle iscrizioni. La manifestazione si svolgerà sottoforma di escursione personale. La traccia resta disponibile sul nostro profilo Koomot».
Informazioni: La Gran Cartola | ASD GS Ravonese