La Wilier Triestina Adlar regala il carbonio ai viaggiatori

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In una gamma che storicamente è sempre stata in qualche modo orientata alla performance, in casa Wilier Triestina mancava effettivamente una bicicletta pensata esclusivamente per l’adventure ed il bikepacking. Per quella categoria di ciclisti che devono raggiungere una meta, non importa a quale velocità.

Nasce giusto sotto questi presupposti la Adlar, nome che in tedesco significa “aquila”. Una bici pensata per i chilometri, per il viaggio, per essere caricata di borse. Però impreziosita da un telaio in fibra di carbonio.

Wilier Triestina e il gravel

Che il gravel sia il fenomeno del momento è fin troppo chiaro, considerato che sta lentamente “erodendo” quote di mercato al mondo road e a quello della mountain bike. Forte di un’utenza meno orientata alla performance, e più al piacere della pedalata e della scoperta.

Certo è che Wilier Triestina la sua gamma di gravel ce l’ha eccome, visto che ci ha creduto praticamente sin dal giorno “zero”. C’è la Rave Slr per la competizione, le polivalenti Jena, Jaroon e Jareen con strutture rispettivamente in carbonio, acciaio e alluminio.

Wilier Triestina
L’anteriore della Wilier Triestina Adlar

La Adlar che si inserisce oggi porta l’offerta di gravel di Wilier Triestina addirittura a cinque opzioni. Ce n’è veramente per tutti i gusti, e questa qui in particolare incontra quelli degli esploratori e degli avventurieri. Ma come detto, con una struttura in composito.

Un telaio da 1.100 grammi

E’ fin troppo evidente che anche in termini di assetto (leggasi: comodità) le esigenze del ciclista su strada, del gravellista a media percorrenza e del cicloviaggiatore siano totalmente diverse.

La Adlar viene realizzata in carbonio, con una struttura da 1.100 grammi, con opportuni rinforzi nelle zone maggiormente sollecitate. Che non includono solamente carro o piantone, ma anche tutte le aree di innesto delle borse e dei portapacchi, che come vediamo anche dalla foto qui sopra non mancano di certo.

Le geometrie sono direttamente mutuate dalla mountain bike. Quindi cinque taglie, con uno sviluppo orizzontale pronunciato che, al contempo, permette di utilizzare un attacco manubrio più corto che lavora meglio con l’angolo sterzo aperto. Eccole qui per esteso.

MisuraStackReachAngolo
piantone
Angolo
sterzo
Tubo
sterzo
XS53,8 cm39,5 cm75°70°7,9 cm
S56,2 cm40,4 cm74,5°70°10,4 cm
M58,6 cm41,3 cm74°70°13 cm
L61 cm42,2 cm74°70°15,5 cm
XL63,4 cm43,1 cm73,5°70°18,1 cm

Tanto per avere un’idea dell’assetto che offre la Adlar, rispetto alla Jena il reach (l’avanzamento) della taglia M passa da 382 a 413 millimetri, oltre 3 centimetri. Tutto pensato per garantire quelle caratteristiche che vi abbiamo elencato sopra.

Gomme sino a due pollici

In questa ottica sono state dunque ottimizzate anche altre zone del telaio. I passaggi ruota, in particolare, sono stati portati sino a 2 pollici per gomme specifiche da Mtb con diametro da 29″, o 52 millimetri di sezione per quelle da gravel.

Sempre pensando alle geometrie, la possibilità di ospitare forcelle con foderi particolarmente lunghi rende facile anche una configurazione con sospensione ammortizzata, per un’escursione massima di 40 millimetri, senza andare a modificare la geometria.

E sullo stelo destro è presente un pratico foro per il passaggio del cavo di un eventuale mozzo a dinamo. Senza dimenticare che il reggisella da 27,2 può essere sostituito con un sistema telescopico. Tutto, insomma, per rendere il viaggio confortevole.

L’uso di portapacchi anteriore e posteriore è pensato per essere calibrato. Scaricano infatti il peso delle borse sui perni passanti che attraversano telaio e forcella. Una scelta che permette di ridurre lo stress strutturale.

Non sono gli unici però. Troviamo sul telaio altri punti di fissaggio che garantiscono stabilità. C’è spazio per un terzo portaborraccia, per avvitare una borsa top tube. E il kit accessori, che offre i parafanghi (acquistabili a parte) e un set di 4 borse ad aggancio rapido prodotte in collaborazione con Miss Grape.

Gli allestimenti della Wilier Triestina Adlar

I setup prevedono esclusivamente trasmissioni monocorona, e sono un’altra peculiarità di questa nuova piattaforma di Wilier Triestina. Una scelta che non è casuale, ma ha permesso di liberare il tubo verticale dall’attacco del deragliatore. In modo da proporre forme schiacciate in grado di ricreare una sorta di piccolo parafango integrato.

Andiamo allora a vedere quali sono gli allestimenti disponibili ed i prezzi. Nella foto qui sopra vedete la Wilier Triestina Adlar, equipaggiata con il nuovissimo Shimano GRX a 12 velocità e ruote Miche Graff XL.

Il prezzo base è di 4.000 euro, che sale a 4.600 euro se si decide di acquistare anche il kit bikepacking di Miss Grape. Che, pensando alla qualità e alla praticità delle borse prodotte da questa azienda italiana, rappresenta un buon affare in ottica bikepacking.

Al vertice della gamma c’è la versione con lo Sram Rival XPLR AXS, elettromeccanico e a 12 velocità. Una trasmissione pensata per l’allroad, estremamente versatile, che completa un setup comprendente anche le ruote Miche Graff XL.

Anche qui doppia opzione di prezzo: 4.800 euro solamente bici, 5.400 euro con il kit di Miss Grape.

Il modello d’ingresso della Wilier Triestina Adlar è quello equipaggiato con lo Shimano GRX a 11 velocità (la versione precedente) e le ruote Miche Contact. Costa 3.700 euro, senza opzione borse.

Per informazioni: wilier.com