Annemiek van Vleuten sta pensando a una seconda vita nel gravel, quando lascerà il professionismo su strada alla fine della stagione. La 40enne olandese, che ha firmato il suo primo contratto da professionista a tempo pieno nel 2010, correrà la sua ultima gara al Simac Ladies Tour del mese prossimo, chiudendo una carriera in cui ha vinto quattro titoli mondiali e una medaglia d’oro olimpica.
Quest’anno ha portato una serie di addii per l’olandese. Ultimo mondiale a Glasgow, chiuso all’ottavo posto. Cycling Weekly le ha chiesto dei suoi piani per il futuro, e Annemiek ha assicurato che rimarrà nello sport. «Non mi allenerò più. Forse farò eventi, ma non più ad alto livello. Forse farò un po’ di gravel, ma non farò più alcun allenamento per prepararmi. Mi stressa la necessità di mantenere alto il mio livello. Non è quello che voglio. Ma mi vedrete nello sport».
La fuoriclasse olandese pensa al gravel che ha sperimentato in passato, in Spagna e in Colombia, ma anche in Italia, in particolare in Sardegna, durante i suoi viaggi. «Ho bisogno di un anno per vedere un po’ cosa voglio fare e prendermi il mio tempo. Mi piacerebbe lavorare sul lato del mental coaching con gli atleti, quelli giovani. Ho lavorato a lungo con un mental coach, quindi penso che sia davvero bello essere aperti riguardo alla salute mentale. A volte, mi fanno domande del tipo: “Quale problema ti ha fatto iniziare a lavorare con un mental coach?” E io rispondo: Nessun problema. Voglio solo migliorare in ogni aspetto».
La fuoriclasse olandese, non ha dubbi sul suo ritiro. «Me lo chiedono in molti, e mi implorano di continuare. Ma più me lo dicono, più penso che sia davvero un buon momento per smettere. È bello se le persone vogliono che continui».