Grinduro, a Punta Ala una “tre giorni” in autentico spirito gravel

La tappa italiana del Grinduro si disputerà dall'8 al 10 settembre
La tappa italiana del Grinduro si disputerà dall'8 al 10 settembre
Tempo di lettura: 3 minuti

Si avvicina la data della tappa italiana del Grinduro, l’evento gravel che per un weekend animerà la Maremma toscana. In particolare Punta Ala, la località scelta dagli organizzatori per l’appuntamento fissato dall’8 al 10 settembre. Una tre giorni di bici, ma anche mare, musica, buona cucina e sicuramente tanto divertimento.

Quando nasce il Grinduro?

Come movimento ciclistico, il gravel in senso assoluto va senza dubbio fatto risalire agli appassionati statunitensi. Lì gli spazi sono sconfinati e l’allroad esiste praticamente da sempre, serviva solamente metterlo “in riga”.

Esploso dunque il fenomeno gravel, nel 2015 nacque questo format oggi “esportato” anche in altri paesi. Al netto delle due tappe oltreoceano, California e Pennsylvania, il 2023 del Grinduro parla anche di Germania, Giappone (a ottobre), Galles e appunto Italia. Con grandi aziende che saranno partner dell’evento.

«E’ un circuito a livello mondiale, dopo gli inizi “locali” negli Usa. Gli organizzatori era un po’ di tempo a dire il vero che cercavano una tappa italiana, da un po’ prima del Covid, poi la pandemia ha interrotto la ricerca», ci dice Maria Luisa Cionini, responsabile dell’evento.

«Terminata l’emergenza hanno trovato qui a Punta Ala la location per loro perfetta, in quanto a tracciato, hospitality, bellezza delle località circostanti e tutte le strutture a supporto. Tra cui appunto il PuntaAla Camp&Resort che ospiterà i partecipanti e gli eventi di contorno».

La formula del Grinduro

L’evento principale è previsto per sabato 9 settembre. Il tracciato principale misurerà 100 chilometri, con 1.500 metri di dislivello, che propone quattro prove speciali cronometrate che determineranno la classifica finale. Chi è meno preparato potrà eventualmente deviare per il tracciato da 65 chilometri, il cosiddetto “Grindurito“, 900 metri di dislivello senza neanche l’assillo del cronometro.

«I tratti cronometrati daranno un po’ di pepe alla giornata per chi vuole misurarsi, ma non è assolutamente la parte principale. Lo spirito di eventi di questo tipo è diverso ed è totalmente cicloturistico. Si parte liberamente, ci si può fermare dove e quando si vuole per fare foto, per mangiare o bere, affrontare la giornata secondo il proprio spirito», ci dice ancora Maria Luisa Cionini.

«Sul percorso non posso ovviamente dare anticipazioni, la traccia sarà svelata (in pieno stile “enduro”) a ridosso dell’evento. Ma dallo sviluppo originario sono state apportate dagli organizzatori americani, che sono venuti qui sul posto, molte modifiche volte proprio a renderlo godibile e appassionante». Anche con qualche tratto tecnico, per intenderci…

Una tre giorni che inizierà ufficialmente il venerdì con il “prologo” facoltativo, e si estenderà alla domenica con l’Hangover Ride del mattino. Anche questo facoltativo. E poi in mezzo altri eventi, soprattutto serali.

La formula di partecipazione

Per partecipare sono a disposizione diversi pacchetti che si possono visionare direttamente sul sito Internet ufficiale della manifestazione. Va considerato che c’è la possibilità di portare con sé ospiti, e che si tratta di una formula “all inclusive” per quanto concerne il soggiorno. Quindi pacchetti di partecipazione per i gravellisti, tariffe per i famigliari e vari upgrade partendo dalla sistemazione standard in tenda.

Tra gli altri servizi offerti, utilissimi per chi decide di non arrivare a Punta Ala in auto, anche la possibilità di affittare una bicicletta sul posto.

Per informazioni: www.grinduro.com