Versailles, Louvre e Campi Elisi: un giorno con Continental sulle strade del Tour de France

Continental
Il gruppo di italiani dell'esperienza Inside di Continental al Tour de France
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Si è concluso ieri il Tour de France con la vittoria in classifica generale di Jonas Vingegaard dopo un lungo duello con Tadej Pogacar. Ma come sappiamo l’ultima tappa a Parigi è sempre densa di significato: tutti i velocisti vogliono vincere sui Campi Elisi per entrare nella storia. Grazie all’esperienza “Inside”, invitati da Continental (azienda leader nella produzione di pneumatici), noi abbiamo potuto pedalare da Versailles al circuito parigino per un totale di 32,2 chilometri.

Il meteo fin dal mattino non è stato clemente con noi con freddo e pioggia. Dopo un piccolo tratto di trasferimento dall’hotel a Versailles, ci siamo comunque preparati per l’avventura. Non poteva mancare il bikefitting e lo studio dei nostri pneumatici Continental Grand Prix 5000 che ci avrebbero accompagnato di lì a poco. Il gruppo, formato da quasi 35 persone capeggiato da Omar Di Felice, era pronto a partire…

Qualche chilometro in leggera discesa dove fare velocità ed ecco subito la rampa della Cote du Pavé des Gardes. Si tratta una salita considerata Gran Premio della Montagna di quarta categoria con il suo chilometro e trecento metri con punte anche al 9,5%. Peccato che proprio in quel momento abbia iniziato a diluviare, rendendo l’asfalto molto viscido.

Salita affrontata a tutto gas per sentirci un po’ Giulio Ciccone con la maglia a pois e poi giù a capofitto in discesa. Grande tenuta di strada da parte dei Continental Grand Prix 5000 che non ci hanno mai fatto perdere aderenza al terreno, neppure in curva, nonostante la strada molto bagnata.

Via filanti tra le stradine della capitale ed eccoci che in un batter d’occhio ci ritroviamo in Place du Carrousel, di fronte alla vista della Piramide del Louvre. Foto di rito davanti a uno dei musei più importanti del mondo e si entra ufficialmente nel circuito degli Champs-Elysées. Uno spettacolo di tifosi, appassionati e colori con il lastricato del viale e la strada leggermente a salire a rendere tutto più complicato.

Proprio come i professionisti non poteva mancare il giro attorno all’Arc de Triomphe per cambiare careggiata e lanciarci verso la leggera discesa e il lungo Senna. Anche qui, sebbene il fondo stradale piuttosto sconnesso, ci siamo sentiti sempre al sicuro, potendo continuare a pedalare avendo sotto le ruote uno pneumatico davvero affidabile.

Insomma, un’esperienza indimenticabile poche ore prima del passaggio del Tour de France. Cosa chiedere di più?