Continental Grand Prix 5000: il collaudo sulle strade del Tour de France

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Il Continental Grand Prix 5000
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Vingegaard sfida Pogacar, Roglic resiste come può e Kamna passa dal sognare a occhi aperti a vivere un vero e proprio incubo. La Planche des Belles Filles ci ha regalato emozioni bellissime, ma noi di quicicloturismo eravamo presenti sulle strade del Tour de France e proprio su quelle dure rampe abbiamo avuto l’opportunità di pedalare.

L’occasione è stata anche la possibilità di testare gli pneumatici Continental Grand Prix 5000 nella versione Limited Edition del Tour. Come ben sappiamo si tratta del Tubeless Ready di punta della casa tedesca, ma differisce dalla versione tradizionale per la colorazione dei fianchi e il logo del Tour. Ricordiamo che Continental è proprio uno dei main sponsor della Grande Boucle.

Continental è sponsor del Tour de France 2022 (foto: A.S.O./Vialatte)

Continental Grand Prix 5000: le caratteristiche tecniche

Tutte le caratteristiche della versione Tour de France provate sul percorso del Tour de France sono le stesse di quelle viste nel modello tradizionale. Troviamo dunque la triplice carcassa a 330 TPI e l’esclusiva mescola Black Chili Compound, realizzata per assicurare alla pedalata un equilibrio ottimale tra resistenza al rotolomento e aderenza.

Ma non è finita qui. Lo pneumatico Grand Prix 5000, incollato a mano negli stabilimenti Continental, utilizza anche una protezione antiforature in Vectran. Essenzialmente si tratta di dei polimeri a cristalli liquidi che garantisce una resistenza allo strappo fino a cinque volte maggiore. La protezione risulta sì robusta, ma non incide sul peso o sul grip.

Da non sottovalutare neppure l’interessante struttura del profilo di espansione denominata “Lazer Grip”, pensata in primo luogo per offrire aderenza in curva anche ad alte velocità o in fase di piega. Infine la tecnologia costruttiva Active Comfort che ha il compito di smorzare le vibrazioni prodotte dall’asfalto e trasferite alla bicicletta.

Prima di passare alle nostre sensazioni su strada, prendiamo in esame un po’ di dati. Lo pneumatico Continental Grand Prix 5000, che ricordiamo essere tubeless (ovvero senza camera d’aria), è disponibile dalla misura 25, che abbiamo utilizzato noi durante il test, alla 32: chiaramente più si sale con il diametro, più sarà maggiore il controllo di guida, ma con una minore scorrevolezza.

Il peso dichiarato? 255 grammi per un prezzo di listino che si aggira attorno ai quaranta euro.

La carovana pubblicitaria con Continental (foto: A.S.O./Vialatte)

La prova su strada

Abbiamo montato i Continental Grand Prix 5000 da 25 su delle ruote Shimano e un telaio Giant TCR in carbonio per un test di circa tre ore. In totale il percorso misurava 65 chilometri e da La Bresse siamo arrivati in cima alla Super Planche des Belles Filles, lì dove Pogacar ha alzato le braccia al cielo.

Il percorso presentava diversi tratti. Pianura nella prima parte, qualche strappo in quella centrale intervallato da discese anche tecniche e infine la durissima salita conclusiva. A proposito, se avete visto la tappa non avete potuto che osservare i circa 400 metri di sterrato che anticipavano il traguardo.

In pianura lo pneumatico risulta estremamente scorrevole, frutto della mescola Black Chili che è garanzia di altissimo grip, lunga durata nel tempo e bassa resistenza al rotolamento. Non a caso vengono utilizzate da alcune squadre World Tour di primissima fascia come la Ineos-Grenadiers.

Abbiamo avuto modo di apprezzare molto anche la protezione antiforatura in Vectran. Pur cercando di mettere sotto pressione lo pneumatico, il Continental Grand Prix 5000 si è comportato alla perfezioni sulle strade di Francia, potendo contare su questa fibra high-tech dal peso davvero ridotto, ma dall’enorme resistenza allo strappo.

Anche nel tratto sterrato in salita, seppur breve, non abbiamo mai perso il controllo del mezzo. La gomma ha offerto una buona aderenza (restando seduti sui pedali) e ha passato indenne un settore che ha messo in difficoltà grandi campioni nella tappa del Tour. In salita non c’è alcuna resistenza e lo pneumatico aiuta nello sforzo.

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