Si è disputata domenica 9 l’Étape du Tour de France 2023, la gigantesca cicloturistica che ogni anno – su strade completamente chiuse al traffico – ricalca il percorso di una tappa del Tour dei professionisti. In questo caso si è trattato di un’anticipazione della quattordicesima tappa del Tour de France, in programma sabato 15 luglio.
Gli oltre 16mila partecipanti dell’Étape du Tour proveniente da diversi paesi europei si sono sfidati lungo un tracciato di 157 chilometri e 4.100 metri di dislivello, con partenza da Annemasse e arrivo a Morzine-Portes du Soleil, in Alta Savoia. Cinque le salite prima di quella finale: il Col de Saxel (4,3 km al 4,6%), il Col de Cou (7 km al 7.4%), il Col de Feu (5.9 km al 7.8%), il Col de la Ramaz (14.3 km al 7%) e infine il leggendario Col de Joux-Plane, hors catégorie (11.6 km all’8.5% con passaggi oltre il 10%). Quest’ultima salita agli appassionati ricorda l’impresa di Marco Pantani, che nel ’97 passò in testa sulla Joux-Plane e poi vinse a Courchevel-Morzine.
Ha vinto il francese Artus Jaladeau in 4 ore, 32 minuti e 43 secondi. Sul podio con lo lui lo svizzero Dimitri Bussard e l’altro francese Damien Jeanjean. Al 26mo posto si è piazzato l’ex fondista Damien Tarantola e al 76mo l’ex biatleta Loïs Habert.
Tra le donne, successo a sorpresa per la ceca Martina Sablikova (5 ore 20 minuti 8 secondi).
Trentasei anni, nel pattinaggio di velocità (lunghe distanze) ha vinto tre ori olimpici (due a Vancouver 2010 e uno a Soci 2014). Ma anche due argenti e due bronzi e diciassette titoli mondiali e detiene ancora il record del mondo sui 5mila e sui 10mila metri. Sul podio le francesi Océane Mahé e Camille Udny. Per Sablikova non è certo il primo successo in bici. E’ stata campionessa femminile élite in Repubblica Ceca dodici volte: sei su strada e sei a cronometro. Si è classificata nona ai mondiali a cronometro 2012, e vinto un bronzi ai campionati europei. Quell’anno correva per il team Dolmans-Boels.
