Ötztaler Radmarathon: la gara dei sogni con 4335 ciclisti (651 italiani). Vince Senni

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Per molti è considerata la gara dei sogni, perché ci vuole tanta tenacia, tanta fatica e tanto allenamento per terminare la gara. Un sogno, che quest’anno, si è realizzato in un periodo insolito rispetto alle precedenti edizioni e che rimarrà nella memoria perché dalla prossima edizione (1 settembre 2024) si ritorna al tradizionale periodo di fine stagione. Alle 6.30 con un clima perfetto e il sole che spuntava dalle alte vette dell’Oetztal, 4335 partecipanti (322 le donne) hanno assiepato le griglie di partenza e creato il lungo serpentone che in 11 minuti è partito alla conquista della gara di 227 km con un dislivello di 5.500 metri e i temutissimi passi che caratterizzano questa competizione giunta alla sua 42. edizione. Una giornata soleggiata dove la temperatura è stata una delle insidie per i concorrenti provenienti da 34 nazioni, i tedeschi i più numerosi seguiti da austriaci e italiani 651 (di cui 39 donne). Trionfo italiano di Manuel Senni in 6:49.18 con solo due minuti dal record. L’ultimo podio italiano risaliva al 2017. Al secondo posto l’austriaco Alban Lakata 6:51.59 e terzo l’olandese Johnny Hoogerland 6:53.13. Per il podio femminile al primo posto la tedesca Janine Meyer 7:27.47 davanti all’italiana Samantha Arnaudo 7:47.26 e terza la tedesca Catherine Rossmann 8:00.12.

Ötztaler Radmarathon: Daniel Federspiel durante la Oetztal Radmarathon (EXPA/ Johann Groder)

Dal suo debutto nel 1982, con 115 partecipanti, la manifestazione è cresciuta fino a diventare una delle più temute e ambite gare delle granfondo internazionali. La voglia di partecipazione non si arresta mai: sono state 19.000 a novembre scorso le richieste. Numero chiuso (4.000 partecipanti) e percorso unico per tutti di 227 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare. La gara, iniziata alle ore 6.30 da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal, è proseguita verso il fondovalle dell’Ötztal per poi affrontare il Kühtai (2.020 m), il primo passo dopo una discesa di circa 20 km. Il percorso, in direzione Brennero (1.377 m), ha sconfinato in Italia a Vipiteno, scalando successivamente i passi Giovo (2.090) e il temutissimo Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. Gli abituali 5.500 m di dislivello, sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa.