IL VIAGGISSIMO / Giorno 22. Dove Giulia scopre che anche i treni tedeschi sono in ritardo

Tempo di lettura: < 1 minuto

Dopo un giorno con la sua famiglia tedesca – nel 2014 aveva fatto la ragazza aupair per i figli di una coppia di Munster – Giulia Baroncini ha avuto una piccola disavventura che l’ha costretta a fare metà tappa in treno: così ha scoperto che anche in Germania i treni sono in ritardo (in compenso c’è il wi-fi gratuito nelle città, nelle stazioni e sui treni, è pieno di zone-30 e di ciclabili ben connesse). Meno male che il caffè costa 2.60 euro (e non è proprio indimenticabile). «Ritorno a Bonn di buon’ora per riprendere la bici lasciata in ostello dopo avere passato una notte in famiglia. Una piccola incomprensione con la reception però mi fa tardare sulla tabella di marcia. Il venerdì aprono solo dalle 14. Diventano per me impossibili 90km in collina prima delle 18, orario concordato con la famiglia che mi ospiterà stasera. Quindi per metà pedalo e per l’altra metà salto su un treno per raggiungere Düren, a metà esatta tra Köln e Aachen sulle sponde del fiume Rur. Domani arrivo a Aachen, per noi Aquisgrana: il confine con il Belgio si avvicina».