Quello di Titan Super Bond, per quanto piccolo, è uno degli stand che qui a Taipei Cycle ha destato il maggiore interesse. Infatti è un’azienda che opera nella stampa in 3D del titanio. Una modalità che ad esempio è stata utilizzata anche per il manubrio della Pinarello di Filippo Ganna per il suo tentativo (andato a buon fine) di Record dell’Ora.
Si parte da della polvere di titanio che poi grazie all’utilizzo del laser diventa sostanzialmente metallo. Un metodo per aggirare i problemi che si potrebbero avere a farlo in maniera tradizionale, visto che il punto di fusione è superiore ai 1.800 gradi centigradi.
Con la particolarità che in questo modo si possono dare le forme che si vogliono. Il meccanismo della stampa 3D infatti permette di programmare in anticipo la forma desiderata, e lasciare poi che la macchina faccia tutto il lavoro.
I tempi. Non sono certo rapidi… Infatti per un pezzo si possono impiegare anche 24 ore di lavoro a ciclo continuo. Dipende dalla complessità della forma e dalla grandezza. Ma con il vantaggio anche che si tratta di un componente a quel punto più leggero e anche più resistente rispetto a quello ottenuto da una trafilatura e lavorazione tradizionale.