Maratona delle Dolomiti 8.000 al via: segreti e consigli per domare il lungo

Tre i tracciati a disposizione per la Maratona delle Dolomiti. Per il Prestigio serve il "lungo" (solo donne e over65 possono completare anche il "medio").
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Tra poche ore sarà finalmente Maratona delle Dolomiti, settima tappa del Prestigio di Cicloturismo. L’evento della Val Badia festeggia la sua 35ª edizione e lo fa con 8.000 ciclisti al via (a fronte delle 27.300 richieste). Tantissimi gli stranieri, che dopo due anni tornano finalmente a divertirsi sui passi. Le previsioni per domani annunciano cielo terso e temperature al di sopra dei 30 gradi, quindi sui Monti Pallidi sarà un grande spettacolo dedicato soltanto ai ciclisti. Le strade infatti saranno chiuse al traffico automobilistico.

Ecco il ricchissimo pacco gara (con maglia Castelli e gilet Carvico) che la Maratona delle Dolomiti ha donato ai suoi iscritti.

Maratona delle Dolomiti: sempre più “green”

Sarà l’edizione dei fiori, “ciuf” in lingua ladina. Un tema che sintetizza alla perfezione anche l’impegno “green” che ormai ha reso famosa nel mondo la Maratona delle Dolomiti. Per il comitato organizzativo, infatti, la sostenibilità è qualcosa di concreto e si lavora ogni anno per rendere la manifestazione ancor più ecologica e meno impattante per l’ambiente (l’evento ha ottenuto la certificazione “Green Event”). Quest’anno inoltre ci sarà una drastica riduzione della plastica al ristoro finale, grazie a 16.000 piatti in vetroceramica e stoviglie riutilizzabili.
A all’ambiente è legato anche il pacco gara della prova della Val Badia. Oltre alla maglia firmata Castelli, infatti, tutti i concorrenti hanno ricevuto un gilet della Carvico realizzato con eco-tessuti realizzati in ECONYL, un filo di nylon 100 per cento rigenerato da materiali di scarto. Insieme a questi due gadget, integratori e borraccia Enervit, una mini bottiglia di prosecco Maschio e buff scaldacollo marchiati dai partner Enel e Shimano, che per la prima volta sarà assistenza ufficiale della corsa.

Gli ultimi tornanti del passo Gardena, quarta salita del Sellaronda. E’ il passo più “facile”, ma anche il più spettacolare.

Otto salite sul percorso lungo, più il Muro del Gatto

Sarà una Maratona delle Dolomiti caldissima, già dal primo mattino. I percorsi non cambiano e sono quelli storici, 138, 106 e 55 chilometri. Ma soltanto i due più lunghi (donne e over65 infatti possono affrontare anche il “medio”, per tutti gli altri è necessario il “lungo”) sono validi per il Prestigio di Cicloturismo.
Il più “facile”, se così si può dire, è l’anello del Sellaronda, 55 chilometri e 1.780 metri di ascesa. In sequenza ci saranno da superare i passi Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena.
Chi vuole puntare il tracciato intermedio, dovrà aggiungere un secondo Campolongo e poi dirigersi verso il Falzarego/Valparola, per un totale di 3.130 metri di ascesa. Il dislivello raggiungerà i 4.230 metri sul percorso lungo, che dopo il secondo Campolongo si staccherà a Cernadoi dal tracciato intermedio per affrontare il durissimo passo Giau, prima di salire sul Falzarego/Valparola dal versante più facile. Infine, per i due percorsi maggiori c’è il temibile Muro del Gatto, un chilometro con pendenze fino al 17 per cento. Le classifiche le troverete a fine giornata sul portale Datasport.

Capitolo rapporti. Se non siete super allenati, è obbligatoria la compact con una scala posteriore fino a 27-28 denti. Parola d’ordine: agilità. Cercate di non strafare, soprattutto sui primi due passi di giornata. Campolongo e Pordoi non sono durissimi e presentano molti tratti in cui poter rilanciare la velocità. Il rischio è quello di farsi prendere la mano e seguire gruppi che viaggiano con velocità troppo alte. A queste altitudini (sarete spesso oltre i duemila metri), andare in crisi è questione di attimi, soprattutto in giornate così calde.

Tantissimi gli stand presenti al villaggio expo a Badia, dove si poteva ritirare anche il pacco gara dell’evento

Alimentazione e abbigliamento: il caldo sarà determinante

In questa Maratona delle Dolomiti l’alimentazione e l’idratazione saranno determinanti. Il caldo infatti costringerà il fisico ai supplementari. Obbligatorie le due borracce, ma valutate bene le soste ai ristori. Non lesinate su barrette e gel: meglio tenerle in tasca che rimpiangerle. Sul percorso lungo avrete a disposizione ben sei rifornimenti, più quello finale all’arrivo. Uno dei più affollati sarà quello a metà del passo Gardena, perfetto per chi fa il percorso corto (in cima ci sarà anche il punto caffè marchiato Segafredo). Se invece volete puntare il medio o il lungo, cercate di essere autonomi fino al rifornimento del secondo Campolongo. E’ meno affollato e perderete meno tempo. Per chi affronta il lungo, infine, sono obbligatorie almeno altre tre tappe. La prima è sul Santa Lucia, ultimo punto in cui riempire le borracce prima del Giau. La secondo è proprio in cima al Giau. La terza, se ne avrete bisogno, è all’attacco del Valparola.

Infine, l’abbigliamento. In molti prenderanno il via soltanto in divisa estiva, patendo un po’ sulla prima discesa del passo Campolongo, verso Arabba, ma non portando poi dietro ingombri inutili. In una giornata come quella di domani, uno smanicato o una mantellina leggera possono bastare.

Un ultimo consiglio. Questa è una festa, quindi cercate di divertirvi. Godetevi il panorama e limitate i rischi, soprattutto in discesa. State pedalando in un paradiso dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. In bocca al lupo e buona Maratona delle Dolomiti ai fortunati che tra poche ore pedaleranno su queste magnifiche strade.