Gran Fondo Liotto, niente da fare: «Siamo demoralizzati, speriamo di tornare nel 2022»

Pierangelo Liotto insieme allo staff organizzativo della Gran Fondo Liotto durante il cerimoniale di premiazione dell'edizione 2019, in una foto d'archivio (foto: giovizz.it)
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La realtà che stiamo vivendo, purtroppo, piomba come un falco sulla preda e continua a farci rinunciare a parti e momenti preziosi della nostra vita. Lo sport non è tutto certo, ma rappresenta una componente fondamentale per stare bene e ritagliarsi giornate indimenticabili. La Gran Fondo Liotto è come un magico luna park del ciclismo: da oltre vent’anni l’azienda vicentina vive di ciclismo e regala alla città e agli appassionati che scelgono di partecipare, la possibilità di scoprire i Colli Berici e il territorio sotto una nuova veste e con un’atmosfera particolare. Con quicicloturismo.it Pierangelo Liotto racconta come la Gran Fondo Liotto esista per amore del ciclismo e così non sarebbe una bella festa come le precedenti edizioni.

Gran Fondo Liotto, Pierangelo Liotto spiega gli scenari futuri

Pierangelo Liotto, uno degli organizzatori insieme alle sorelle Doretta e Luigina, costituisce il più vivo, amorevole e vivido proseguimento di una storia meravigliosa e dalle sue parole spira una brezza carica di gloria, conoscenza e tradizione: «Tante gare sono state rinviate per il Covid. Noi siamo all’interno di due circuiti nazionali e la data sarebbe stata il 2 maggio. Ahinoi, non ci sono buone notizie. Per fare una Gran Fondo bisogna metterci tutto e tanto. Questa situazione non è favorevole e non ci fa lavorare in modo positivo e coerente. Il 2 maggio si potrebbe fare, ma quanti ciclisti avranno la forza di venire?».

Domanda che trova una risposta immediata, segnale dei tempi e delle abitudini che cambiano a causa di una sliding door rivoluzionaria: «Noi la Gran Fondo non la facciamo per guadagnare, ma per amore del ciclismo. Non è una festa senza ristori, pasta-party e condivisione. Pensiamo di spostarla al prossimo anno, in autunno si sono collocati già altri eventi. Spero che nel 2022 tutto questo sia un pezzo di storia vissuto e da dimenticare. L’appuntamento è per il prossimo anno, siamo a motori spenti. Prima eri lì a guardare le classifiche, le foto. Oggi siamo un po’ demoralizzati, ma speriamo di rimanere nei circuiti ZeroWind e Nalini Road Series anche nel 2022. La nostra passione non si spegnerà mai».