«Non ritenevamo corretto farla a tutti i costi, per doverla fare». Davide Stoffie e la Marcialonga Cycling Craft ufficializzano il rinvio della Gran Fondo trentina che abbraccia la Val di Fiemme e la Val di Fassa, in programma per il 30 maggio e inserita tra le gare valevoli per il Prestigio Cicloturismo. Su quicicloturismo.it il segretario generale della Marcialonga spiega i motivi della scelta «leale e corretta verso tutti» presa in accordo con le Autorità. Appuntamento dunque rinviato al maggio del 2022.
Marcialonga Cycling Craft: ufficiale il rinvio al 2022
Il confronto con le autorità è stato cruciale: «Decisione sofferta e difficile. Nel senso che, come abbiamo sempre detto, siamo convinti che le gare si possono fare anche in sicurezza con le giuste accortezze. Dall’altra parte non neghiamo che sia complesso e tutto deve girare nella giusta direzione, con tanti tasselli che vanno a incastrarsi in modo perfetto affinché le manifestazioni sportive possano essere un divertimento e un qualcosa da ricordare in positivo. In questo momento qui, alcuni di questi tasselli, non c’erano per quanto ci riguarda. Per cui abbiamo analizzato tutta la situazione, i consigli da parte delle Autorità sono stati quelli di non fare l’evento in maggio e li abbiamo seguiti».
Il fitto calendario delle Gran Fondo, ha fatto propendere per il rinvio: «Abbiamo fatto un’analisi a tuttotondo, ragionando anche su un altro tipo di evento con partenze scaglionate, ma diventa difficile da gestire e forse neanche tanto apprezzato dai ciclisti. Il format di gara diversa non è stato visto positivamente dal nostro comitato e abbiamo ragionato su un cambio data, ma sappiamo bene quanto sia congestionato il calendario degli eventi ciclistici dall’estate fino all’autunno. Non ci sembra giusto nei confronti dei corridori e anche nei riguardi di altri organizzatori, con la concomitanza degli eventi che non fa bene a nessuno, soprattutto in un momento di questo genere qui».
Nel 2022, Marcialonga tornerà: «Per l’anno prossimo noi contiamo che sia sempre per l’ultimo weekend di maggio. Rinunciare alla Marcialonga Cycling è veramente un peccato: fatte le altre due gare, ci sentivamo convinti di fare anche questa, però non è facile. Siamo contenti dell’ottimo rapporto che abbiamo con tutti che viene anche da altri ambiti. Sappiamo che la gara, inserita nell’ambito delle manifestazioni di interesse nazionale, poteva esser fatta. Però quando hai qualcuno che ti dice che forse è meglio ripensarla, è meglio per un’organizzazione come la nostra seguire queste indicazioni. Già mi immagino le diverse reazioni: chi capirà e sarà convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e chi è scontento di questo e sarebbe anche brutto il contrario. In tantissimi tengono alla Marcialonga e la vedono come un’occasione per sfuggire dalla quotidianità».
