Quando si parla di pressioni di utilizzo, molti ciclisti tendono a seguire la raccomandazione di restare sulla parte alta della fascia di pressione consigliata dai produttori. Tuttavia, optare per pressioni più basse, rimanendo comunque nei limiti indicati, può rivelarsi una scelta migliore, soprattutto nei mesi invernali.
Una delle prime differenze che si nota quando si riduce la pressione è un miglioramento significativo dell’aderenza (leggi qui l’articolo sulla nostra visita alla fabbrica Pirelli). Gonfiando i copertoncini a pressioni più basse, aumenta l’area di contatto tra il battistrada e la superficie stradale. Questo si traduce in una maggiore trazione, fondamentale su strade bagnate o scivolose. Non solo si guadagna in sicurezza, ma si ha anche maggiore fiducia quando si affrontano curve e discese, che in inverno possono risultare particolarmente insidiose.
Una pressione leggermente più “bassa” contribuisce a un’usura più uniforme del battistrada. Quando il copertoncino è gonfiato a una pressione “alta”, il consumo tende a concentrarsi al centro del battistrada, il che riduce la durata complessiva della gomma e compromette la tenuta nelle curve. Ridurre leggermente la pressione permette una distribuzione più omogenea della forza, prolungando la vita del copertoncino e garantendo migliori performance in curva.
Pressioni e comodità, due fattori collegati
Altro vantaggio che non va sottovalutato riguarda il comfort. Durante l’inverno, le strade tendono ad essere più imperfette, con buche e detriti che possono compromettere la qualità della pedalata. Uscire più sgonfi permette di avere una sorta di “sospensione naturale”, sfruttando il copertoncino per assorbire meglio le vibrazioni e migliorando il comfort, soprattutto durante le uscite di lungo chilometraggio o su superfici sconnesse.
Non solo l’aderenza in linea retta ne guadagna, ma anche la tenuta in curva. Una pressione più bassa permette di ottenere una maggiore aderenza anche nelle situazioni in cui è necessario piegare la bici, come nei tornanti o nei cambi di direzione repentini. Questo aspetto è fondamentale per mantenere il controllo in tutte le condizioni, aumentando la sicurezza del ciclista.
Migliora anche la trazione…
Dal punto di vista fisico, una pressione più bassa consente al copertoncino di deformarsi maggiormente durante il contatto con il terreno. Questo significa che una maggiore parte della gomma si adatta meglio alla superficie, migliorando la trazione, particolarmente utile in condizioni di bagnato, dove l’aderenza è cruciale per evitare scivolamenti. Inoltre, la riduzione della pressione riduce anche la resistenza al rotolamento in alcune circostanze, migliorando l’efficienza energetica, soprattutto su terreni meno accidentati.
E’ importante ricordare che la scelta della pressione dipende anche dalle condizioni ambientali. Temperature basse, tipiche dei mesi invernali, tendono a ridurre la pressione interna dei copertoncini, quindi potrebbe essere necessario gonfiare un po’ di più. Al contrario, con il calore, la pressione tende ad aumentare naturalmente, quindi è sempre bene monitorare periodicamente la pressione, in particolare durante i cambiamenti stagionali o quando si pedala in condizioni atmosferiche variabili.
Una pressione più bassa, pur rimanendo nei limiti consigliati dai produttori, può apportare diverse migliorie e non bisogna temere di sperimentare con la pressione per trovare il giusto equilibrio che consenta di affrontare ogni uscita con maggiore serenità e controllo.