In questa occasione parliamo di preparazione atletica e di agilità. Nei nei primi chilometri dell’uscita, sia nelle prime uscite della stagione, infatti, non è indicato utilizzare rapporti molto corti. Questi, fin dai primi minuti di allenamento, fanno mulinare le gambe a vuoto e, spesso, ad una frequenza eccessiva. Un numero molto elevato di rivoluzioni, combinato con una resistenza al movimento della pedalata praticamente nullo, a causa della scelta di un rapporto leggero, è deleterio. Proprio come una partenza a tutta. Entrambe le situazioni, infatti, determinano un repentino aumento delle pulsazioni e della frequenza respiratoria, ma anche uno stimolo muscolare troppo brusco.
Elasticità e fluidità dei movimenti, indispensabili per riscaldare bene il motore, sono le sensazioni principali, sulle quali ci si deve basare nelle prime pedalate. Ed è quindi necessario fare scelte adeguate di percorso, velocità e rapporti. Naturalmente l’ideale sarebbe cominciare l’uscita con una decina di chilometri di strada pianeggiante, utilizzando un rapporto che consenta una frequenza di settanta-ottanta pedalate al minuto. Il rapporto utilizzato non deve dare la sensazione di pedalare a vuoto, ma piuttosto quella di una “gamba piena”. E contemporaneamente, di movimento fluido e rotondo. Anche quando si ha in programma un allenamento di agilizzazione ad elevate frequenze di pedalata, è molto importante cominciare con il giusto riscaldamento. Per aumentare il carico di lavoro solo in un secondo momento.
Infatti, pedalare con molta agilità, intorno alle cento rivoluzioni per minuto, con rapporti corti (in genere si usano rapporti con sviluppo metrico intorno ai cinque metri), comporta un impegno cardiaco e muscolare notevolissimo. Che, se gestito male, porta ad un repentino esaurimento e, certamente, all’interruzione dell’allenamento. La stessa progressione deve essere utilizzata quando si riprende la preparazione in bicicletta, all’inizio della nuova stagione. Per i primi 1.000-1.200 chilometri, tutte le uscite dovrebbero basarsi sull’uso di rapporti medio-corti (39/17, per esempio o 53/21). Su percorsi possibilmente pianeggianti, a ottanta-novanta pedalate al minuto.
Questo lavoro prolungato per diverse settimane (o comunque per i mille chilometri suggeriti prima), permette di creare una base aerobica, indispensabile per ottenere una progressione della forma e della prestazione atletica.