È avviata verso la conclusione la sesta edizione della 1001 Miglia. Per i battistrada, però. Perché il grosso dei partecipanti ha da poco superato metà percorso e si trova in prossimità del Lago Trasimeno. I più veloci, pochi, stanno già pedalando lungo le rive del Po, 1.360 chilometri già lasciati alle spalle, 250 da affrontare ancora per raggiungere il traguardo di Parabiago.
In prima posizione si trova sempre lo spagnolo Juan Pedro Moreno, che a causa di una netta flessione psicofisica dopo l’ultimo tratto appenninico, vede ridursi a sole due ore il margine sul tedesco Peter Kneidinger. Altri randonneurs sono segnalati al passaggio da Lugo con un ritardo di oltre tre ore. Alla chiusura del controllo intermedio di Bolsena (km 785) risultano transitati 310 partecipanti. Non sono quindi mancati gli abbandoni.
A metà percorso il numero dei ritirati e dei concorrenti fuori tempo massimo è di una settantina. Alcuni ciclisti proseguono lungo il tracciato anche se ormai “hors délai”. Tra Juan Pedro Moreno, il battistrada, e la coda del gruppo, che nel tardo pomeriggio di lunedì si trovava nei pressi di Orvieto, quindi più o meno a metà percorso, intercorrono circa 500 chilometri.
Il patron Fermo Rigamonti assicura che nel finale tutti troveranno condizioni climatiche ideali. Cielo coperto ma assenza di pioggia, temperature non elevate durante il giorno né rigide nelle ore notturne. Sono trascorse 72 ore dalla partenza di venerdì pomeriggio, il tempo massimo per portare a termine i 1.610 chilometri della più classica delle ultramaratone italiane è di 132 ore. Gli organizzatori ritengono che i primi arrivi possano avvenire a Parabiago tra la mezzanotte e l’alba di domattina, martedì.