Prima edizione coronata da successo per la Gran fondo Fabio Casartelli, disputata per la prima volta sulle colline della Romagna. L’evento, dedicato alla memoria dello sfortunato ciclista comasco tragicamente scomparso nel 1995, a 25 anni, a seguito di una caduta nella discesa del Col de Portet d’Aspet, al Tour de France, è stata voluta dalla moglie Annalisa e dal figlio Marco.
La vedova di Casartelli è nativa di Forlì, città alla quale l’olimpionico di Barcellona 1992 era molto legato. E proprio Forlì ha ospitato partenza ed arrivo (piazza Aurelio Saffi) della manifestazione, che si svolgeva su alcune delle strade su cui Casartelli amava allenarsi quando alloggiava in Romagna.
La Casartelli versione romagnola era valida come nona prova del Criterium Nazionale Gran Fondo Cicloturistica UISP. I 400 partecipanti hanno potuto scegliere fra tre percorsi: un lungo da 129 chilometri, che comprendeva anche la celeberrima salita del Barbotto, un medio da 85 chilometri ed un corto da 47 chilometri.
Tra i partecipanti anche numerosi ex professionisti, come Roberto Conti, Fabiano Fontanelli, Mirco Gualdi, Marcello Siboni, Davide Perona e Gianfranco Contri. Al via anche Roberto Maggioni, che aveva corso nelle categorie minori con Fabio Casartelli e che da juniores aveva conquistato il titolo di campione della cronosquadre (con lui Colombo, Consonni e Morandi) nel 1986 a Casablanca.
La giornata si è conclusa all’interno del velodromo Servadei, con le premiazioni delle squadre più numerose e con un ricco pasta-party allestito dal ristorante Flambé di Forlimpopoli. Per tutti pasta al pesto e crocchette di pollo Amadori.