Dalla strada al gravel: il futuro è dei telai da endurance

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In un momento in cui la natura dei telai sta subendo cambiamenti che qualche anno fa sarebbero sembrati utopistici, un segmento destinato a crescere e ad affermarsi sempre di più è quello delle biciclette endurance. Questo segmento, spesso trascurato da gran parte dei pedalatori, solitamente orientati verso telai ultraleggeri per le salite o aerodinamici per l’influenza del mondo dei professionisti, sta guadagnando terreno grazie alle sue caratteristiche peculiari.

Ma ha senso avere una bici da ultra-performante senza poterne sfruttare a pieno le prestazioni se non si è professionisti? Secondo noi no. Esistono valide alternative, anche a prezzi più accessibili, che possono offrire il giusto mix di caratteristiche indispensabili per chi pedala per passione. Le biciclette da endurance offrono comfort, una geometria meno aggressiva e una cura dei dettagli che, nei modelli più recenti, le rende adatte sia a percorsi più accidentati e al gravel leggero, sia alle pedalate su strada nelle Gran Fondo.

Merida Scultura Endurance fango gravel ruota inverno gomma

La Merida Scultura Endurance è un prodotto molto interessante e si disimpegna bene anche su sterrato
Negli ultimi anni, abbiamo osservato e apprezzato la qualità e le prestazioni delle biciclette endurance, che sono cresciute notevolmente. Facendo le dovute proporzioni rispetto ai modelli orientati al mondo delle competizioni, spesso troppo esigenti e difficili da gestire per ciclisti senza un background nelle corse, queste bici rappresentano una scelta valida e accessibile.

Modelli come la Canyon Endurace CF SLX, la Lapierre Pulsium, la Merida Scultura Endurance e la Giant Defy incarnano perfettamente questo concetto. In particolare, l’ultimo modello della Giant Defy, presentato negli ultimi mesi dello scorso anno, esprime al meglio l’equilibrio tra comfort e prestazioni. Questa combinazione ha rivoluzionato il concetto classico di bicicletta endurance, superando i vecchi telai dalle forme più morbide e generose che spesso peccavano in termini di performance. 

L’ultimo telaio della casa giapponese rappresenta un netto cambiamento di rotta. Con questo modello, Giant offre un telaio che può attirare anche i ciclisti più evoluti, desiderosi di una bicicletta vivace ma che allo stesso tempo necessitano di un mezzo capace di accompagnarli in qualsiasi situazione, anche su distanze importanti. Il telaio endurance è progettato per offrire versatilità e una maggiore semplicità di guida, caratteristiche che lo rendono ideale per un’ampia gamma di ciclisti, dai principianti agli appassionati più esperti. Una delle principali caratteristiche di questi telai è il maggiore grado di apertura della forcella. Questo permette di guidare in maniera più tranquilla, consentendo di correggere e domare meglio la bicicletta in caso di errore di traiettoria. La guida risulta quindi più stabile e sicura, riducendo lo stress durante le uscite più lunghe o su terreni sconnessi.

La Giant Defy è una bicicletta endurance che combina una buona dose di aggressività con una guida semplificata, grazie a un’impostazione più rilassata rispetto ai modelli da competizione

Il tubo sterzo di questi telai è generalmente maggiorato rispetto a quelli votati all’alta velocità. Questo dettaglio contribuisce a migliorare il comfort di guida, fornendo una posizione più eretta e riducendo la fatica sulle lunghe distanze. La maggiore altezza del tubo sterzo facilita anche il controllo della bici, rendendola più maneggevole e meno aggressiva.

Il tubo sterzo è una delle zone chiave dei telai da endurance

Un altro aspetto rilevante è rappresentato dai passaggi ruota maggiorati, che permettono di utilizzare, se si desidera, ruote tassellate. Questa caratteristica aumenta la versatilità del telaio, consentendo di affrontare non solo percorsi asfaltati ma anche sterrati e gravel leggeri. I ciclisti possono quindi adattare la bicicletta a diverse condizioni e tipi di terreno, senza compromettere la qualità della guida.