I più appassionati e indomiti scalatori sono chiamati a raccolta alla 9ª edizione del Valtellina Extreme Brevet, un evento destinato a chi ama mettere alla prova i propri limiti sulle più leggendarie cime alpine. In programma nel terzo fine settimana di giugno, la prestigiosa manifestazione organizzata dall’US Bormiese presenta quattro percorsi. Quattro in uno, per la verità. Perché i quattro percorsi, messi insieme, formano il brevetto più duro ed ambito, quello che dà diritto al diploma di “Camoscio delle Alpi”, 447 chilometri, dislivello totale di 12.331 metri. L’equivalente di tre tapponi alpini del Giro d’Italia da affrontare in modalità non stop. Tempo massimo 40 ore! Quest’irripetibile sfida contro sé stessi per mettere alla prova le proprie capacità di grimpeur avrà come quartier generale la splendida cittadina di Bormio sabato 15 e domenica 16 giugno. Nove le cime da scalare: nell’ordine i passi Mortirolo (1852 metri), Gavia (2652), Umbrail (2501), Stelvio (2758), Forcola di Livigno (2315), Eira (2210), Foscagno (2291) e di nuovo Gavia e Mortirolo. La prima partenza è prevista all’alba di sabato 15, ma chi sceglierà i successivi tre anelli avrà a a disposizione finestre orarie differenti per iniziare l’avventura.
PRIMO ANELLO (frecce gialle), partenza dalle ore 5 alle 6 di sabato 15 giugno
Sabato 15 giugno a Bormio il sole nascerà alle ore 5.25. Lo “start” del Valtellina Extreme Brevet avverrà quindi ancora nella penombra, alle 5, al centro sportivo Pentagono. Poi si potrà partire sino alle 6 per il primo dei quattro giri con il Passo Mortirolo (dal versante più duro, Mazzo in Valtellina), la successiva risalita della Valcamonica, da Ponte di Legno la lunga e aspra salita del Passo Gavia e il ritorno a Bormio, dove sarà allestito il primo ristoro. Si concluderà il primo anello e chi deciderà di metter fine alla propria fatica si potrà comunque fregiare del titolo di “Capriolo delle Alpi“.
SECONDO ANELLO (frecce bianche), partenza dalle ore 11 alle 15 di sabato 15 giugno
Per tutti i temerari, da Bormio si riparte alla volta di Tirano, 40 chilometri di leggera discesa che in assenza del vento, che però è frequente in zona, si possono interpretare come una sana sgambata prima dell’assalto alle salite previste nel secondo giro. Dopo Tirano si entra in Svizzera per scalare il Passo del Bernina. Non per intero, tuttavia. A 3 chilometri dal valico si svolta a destra verso Livigno e si supera il Passo della Forcola. Da Tirano sono ben 33 chilometri di salita, in uno scenario incantevole, con quasi 2.000 metri di dislivello, A Livigno si imbocca la SS301 che riporta verso l’agognata meta di Bormio, non prima però di avere superato altri due passi, l’Eira (2.209 metri, 6 km con 400 metri di dislivello) e il Foscagno (2.291metri, 4 km). Dalla vetta di quest’ultimo si plana in 24 chilometri verso Bormio. Chi conclude il secondo giro intasca il brevetto di “Cervo delle Alpi“.
TERZO ANELLO (frecce verdi), partenza dalle ore 17 di sabato 15 e le 6 di domenica 16 giugno
La fatica si fa veramente sentire ma c’è chi riparte. Comincia il terzo circuito. Si va ad affrontare una delle salite più famose al mondo: quella del Passo Stelvio. La prima parte del percorso prevede l’ascesa dal versante valtellinese, con gli ultimi 3 km dopo la quarta Casa Cantoniera molto impegnativi a causa anche della quota. Giunta ai 2758 metri dello Stelvio, il secondo passo più alto in Europa, si affrontano i 25 chilometri di discesa che portano a Prato allo Stelvio. Qui si fa dietrofront e si scala il Gigante dell’Ortles dal lato altoatesino, 25 chilometri per oltre 1.800 metri di dislivello e quei celeberrimi 48 tornanti. Infine lunga e riposante discesa che attraverso la Valle del Braulio riporta in 22 chilometri a Bormio, dove si trovano piatti caldi e possibilità di riposo. ai finisher del terzo giro spetta il brevetto “Stambecco delle Alpi“.
QUARTO ANELLO (frecce rosse), partenza dalle ore 1 alle 14 di domenica 16 giugno
Dopo una notte già trascorsa tra le vette, sarà importante, per chi riparte, rifocillarsi seriamente e riposare qualche prima dell’ultima sfida. Chi opterà per la sfida più estrema dovrà poi tagliare il traguardo finale entro le ore 21 di domenica 16. Quando si torna in sella si fa rotta verso Santa Caterina Valfurva per salire al Passo Gavia, 26 chilometri e 1.400 metri di dislivello. Una ripida e insidiosa discesa di 16 chilometri porta a Ponte di Legno. Si continua la discesa in Valcamonica, per altre 16 chilometri, e subito dopo Incudine si abbandona la SS42 per imboccare la SP81 che attraverso Monno porta al Passo della Foppa, più noto come Passo del Mortirolo.Si scende in Valtellina dal versante di Grosio e prima dell’apoteosi finale si risalgono quei 23 chilometri, con 700 metri di dislivello, che portano al traguardo di Bormio. Il brevetto “Camoscio delle Alpi” , il più ambito riconoscimento alpino in campo ciclistico, va a premiare chi ha completato i quattro massacranti anelli del VEB, 447 chilometri con un dislivello di 12.331 metri. .
Informazioni: tel. 0342 901482 e 328 1479077, maio@usbormiese.com