Nel 2023 il Bike Team Passepartout Terni aveva portato quaranta tesserati alla Gran Fondo Squali Trek, promettendo di arrivare in tripla cifra per l’edizione di quest’anno. Così non è stato, ma domenica la squadra umbra è stata premiata come la seconda più rappresentata alla corsa romagnola con ben 59 tesserati (meglio di loro ha fatto solo il team del Capitano con 66 iscritti). Orgoglioso di questo riconoscimento è stato il presidente Luciano Sarti, che però per il 2025 vuole ambire al primato di questa speciale classifica.
«Lo scorso anno, scherzando, promisi agli organizzatori di portare cento tesserati per questa edizione – ci ha detto Sarti durante il pasta party – Alla fine siamo venuti in cinquantanove e direi che si possa ritenere un ottimo risultato. Stiamo parlando di un aumento di ben venti persone rispetto al 2023. Detto ciò, il prossimo anno puntiamo ovviamente a fare meglio. Non so se riusciremo ad arrivare alla quota impressionante di cento amatori, ma sicuramente ambiamo al primo posto nella classifica squadre».
Secondo te a cosa è dovuto questa crescita impressionante nei numeri di questa Gran Fondo?
«Il motivo principale penso sia l’organizzazione perfetta che c’è dietro questo evento. Io disputo tante corse l’anno e gare così ben pensate ce ne sono veramente poche. Sono ormai alla quarta o quinta partecipazione e non mi stanco mai di venire correre qui. Anzi, posso dire che ho visto nascere e crescere questa manifestazione. Vedere dove è arrivata ora mi impressiona, anche se conoscendo bene gli organizzatori non sono stupito. Ivan è veramente una persona brava, simpatica e professionale. Uno di quei personaggi che fanno bene al ciclismo. Inoltre, a elevare il valore della Squali Trek, ci sono i bellissimi paesaggi. Tutto il contorno merita di esser visto almeno una volta nella vita, queste sono zone veramente fantastiche della Romagna».

Qual è il tratto più bello del percorso?
«Non è facile sceglierne uno solo. Questa corsa ha un tracciato molto particolare e vario. Tante colline e continui sali e scendi. A livello estetico e visivo direi la parte finale. La panoramica e tutto il tratto del bosco di San Bartolo sono veramente ammalianti».
Voi siete una squadra umbra, ma diversi dei vostri iscritti vengono da fuori.
«Sì. Abbiamo la nostra sede a Terni e gran parte di noi vivono lì. Però possiamo vantare anche un discreto numero di tesserati fuori regioni e provenienti da un po’ tutta l’Italia. Il motivo? Tanto è merito della Maratona delle Dolomiti. Perché quella di quest’anno sarà la terza edizione di fila nella quale saremo la squadra più numerosa, tra le iscritte all’appuntamento. Questo risultato, oltre a essere un onore e un grande vanto per noi, ci ha permesso di farci conoscere da diversi appassionati provenienti da tutta Italia e molti di loro hanno poi deciso di unirsi a noi».

Che circuiti state seguendo?
«Alcuni stanno seguendo il Prestigio, diciamo che sono un po’ dei fedelissimi del percorso e lo fanno per conto loro. Mentre undici dei nostri sono iscritti alla Marche Marathon, di cui questa corsa fa parte. Lì ci puntiamo molto anche come squadra. Attualmente siamo i secondi nella classifica team, ma dopo oggi dovremmo salire al primo posto momentaneo, con l’obiettivo di difendere la posizione fino a fine anno. Anche se ovviamente, quello è solo l’ultimo aspetto. Se ci si diverte, ci si mette la giusta passione e lo si fa stando insieme, il resto è tutto un corollario».
Le prossime corse del team?
«Senza dubbio la Maratona delle Dolomoti. In questo momento non so se riusciamo a fare qualche gare prima, anche perché stiamo parlando di un grande appuntamento a cui nessuno vuole mancare. Successivamente siamo sicuri di fare la Gran Fondo dei Monti Sibillini, ossia l’ultima tappa del Marche Marathon».