È la polacca Kasia Niewiadoma, 29 anni, la campionessa del mondo Gravel. L’assolo di Niewiadoma è partito a oltre 10 km dal traguardo, dopo che per tutta la corsa le azzurre – Soraya Paladin, Elena Cecchini, Silvia Persico e Gaia Realini – avevano condotto. Al secondo posto si è classificata Silvia Persico, medaglia di bronzo per Demi Vollering. Percorso splendido nel trevigiano – 140 km con 1.600 metri di dislivello – con Collato, Arfanta, Nogarolo, Ca’ del Poggio, San Vigilio, Le Serre, Le Tenade e Collagù. Tutti gli occhi erano puntati su Lorena Wiebes, che aveva vinto l’Europeo nelle Fiandre soltanto il 1° ottobre ma oggi si è dovuta accontentare del quinto posto. Mancava la francese Pauline Ferrand Prevot, campionessa di tutto e anche di gravel (aveva vinto la prima edizione della gara iridata lo scorso anno), che si è dovuta fermare per il covid.
I mondiali femminili – al contrario di quello che succederà domani per quelli maschili – non sono stati trasmessi in tv, e subito è arrivata una nota di protesta dell’UCI in cui si dice che dal 2024 gli organizzatori saranno obbligati a fornire la produzione televisiva sia per gli eventi d’élite maschili che per quelli femminili dei mondiali Gravel.