MIA Women Ride: il record è soltanto la punta dell’iceberg

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La terza edizione della MIA Women Ride si potrebbe riassumere con i numeri: 195 chilometri, 3 tappe, 2 notti, 200+1 donne e tanta voglia di pedalare insieme. Oppure con una sola parola: successo. Per il terzo anno consecutivo, le Cicliste per caso sono riuscite a tingere di rosa la Ciclovia AIDA attirando numerose donne, cicliste esperte e alle prime armi, in un evento unico in Italia: il primo viaggio in bici per sole donne. Dopo aver percorso il tratto tra Milano e Verona nelle prime edizioni, per il weekend del 22-24 settembre 2023, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni hanno accompagnato l’ondata di cicloturiste da Piazza San Zeno (Verona), a Forte Marghera (Venezia). Insieme a loro tante altre ospiti speciali, tra cui le Ragazze in Tandem e Gloria Pizzo aka The Rare Gloria.

Uno scatto dalla partenza da piazza San Zeno a Verona

IL VIAGGIO
Il ritrovo era fissato per venerdì 22 settembre in piazza San Zeno, a Verona Lì, ai piedi della basilica, le cicliste hanno cominciato a contarsi e si sono rese conto di aver battuto il precedente record di partecipazione: quest’anno le donne che hanno deciso di aderire all’iniziativa, pedalando, sono state 200. 200+1 se si considera Linda Ronzoni, una delle due Cicliste per caso, che a causa di un infortunio non ha potuto mettersi in sella. Dopo la partenza, l’ondata di cicliste ha imboccato la ciclabile Aida e l’ha percorsa in 3 tappe da 62, 95 e 38 km con numerosi check-point armati di timbro disseminati tra i suggestivi borghi della pianura Padana, da Soave (VR) a Stra (VE).


La prima tappa ha portato le cicliste dal centro di Verona, lungo le rive dell’Adige, fino a Zevio e poi, attraverso i vigneti di Soave, fino all’arrivo a Villa Da Porto Barbaran a Montorso Vicentino. Sabato 22 la seconda tappa si è svolta da Montecchio Maggiore (VI) fino a Mira, includendo dei passaggi nei centri storici di Vicenza e Padova, collegate dall’incantevole ciclabile sull’argine del Bacchiglione, un pitstop alla Ciclosteria di Stra, e l’arrivo a Mira lungo il canale del Brenta. Domenica 24, l’ultima giornata dell’evento è stata dedicata alle ciclabili del Comune di Venezia, con la Fiab Mestre che ha guidato le partecipanti da Mira a Villa Widmann, per poi passare nel centro di Mestre e per il Bosco, rientrando per il parco San Giuliano fino al gran finale al Forte Marghera. All’insegna della condivisione, l’esperienza prevedeva anche il pernottamento in spazi comuni: una scelta portata avanti da più di 70 partecipanti.

IL SENSO
La tre giorni, nata nel 2021 come risposta alla crescente partecipazione femminile a eventi ciclistici e cicloturistici, si è riconfermata quindi un appuntamento da non perdere nel panorama cicloturistico italiano. L’evento vuole accogliere tutte le cicliste e essere un ritrovo per qualsiasi donna voglia godere del senso di comunità che questa ride sa dare.
Non solo la MIA Women Ride è una corsa non-competitiva, ma è anche un’iniziativa che punta a trasmettere gioia, senso di condivisione e avventura. In queste prime tre edizioni hanno preso parte al viaggio mamme con figli piccoli, ciclo-viaggiatrici reduci da viaggi intercontinentali, studentesse alle prese per la prima volta con le lunghe distanze, signore con cargo improvvisate per i loro amici pelosi, socie FIAB e anche bambine. Insomma, donne di tutte le età che desiderano pedalare insieme (anche in e-bike).

Il percorso è stato studiato per essere accessibile, come spiega Silvia Gottardi: «In un momento in cui in Italia ci sono numerosi trail ed eventi ciclistici impegnativi, la cui partecipazione è ancora prevalentemente maschile, sentivamo il desiderio di organizzare una ride più facile in termini di chilometraggio e dislivello. Il nostro obiettivo è infatti avvicinare sempre più donne al cicloturismo e promuovere, più in generale, anche lo sport femminile. Ad ogni edizione mi convinco sempre di più che questa ride sia necessaria: si crea un’atmosfera di comunione, di condivisione, di aiuto reciproco, anche in condizioni sfavorevoli, che è magica e unica. Un’esperienza veramente da non perdere e da custodire, insieme ai legami che nascono in sella». Linda Ronzoni commenta: «Le donne sono meno abituate degli uomini ad essere coraggiose e avventurose: è una questione di ruoli sociali in cui veniamo cresciute, credo. È importante quindi creare occasioni per esercitarci ad essere libere e ardimentose: MIA Women Ride è una di queste occasioni. Siamo sicure che le duecento partecipanti che hanno provato l’esperienza della Mia, l’esperienza di sentirsi autonome, forti e indipendenti, non potranno che lanciarsi in avventure sempre più belle in sella alla loro bici».

La promessa, adesso, è quella di rivedersi nel 2024 sempre più numerose.