Il viaggio di Giulia Baroncini continua in una forma diversa. Giulia ci fa incontrare le persone che incrocia nel suo girovagare, il ritorno del suo Viaggissimo sulle orme di Luigi Masetti. Ecco il suo diario, e le facce del giorno: Davide e John, di Cleveland.
«Ero a Chicago e dopo aver partorito l’idea di prendere il treno e risparmiarmi 500 km di drittone infinito che avevo già pedalato, chiamo Peter che mi aveva ospitata a luglio a Cleveland e gli chiedo se posso tornare da lui e mi risponde “oh hell yeah!”. E non solo mi ospita ma mi organizza una super giornata 100% americana con Davide e John, due italoamericani suoi amici. Mi portano a vedere una partita di baseball, uno sport molto sentito. Vedere quel campo così verde, i tifosi esultare, intere famiglie a guardare la partita è stata per me un’esperienza unica, e soprattutto mi è piaciuto conoscere uno sport non troppo conosciuto in Italia. La sera ci tengono a portarmi nella Little Italy di Cleveland, un bellissimo quartiere della città dove le bandiere italiane sbucano ovunque. Andiamo in una taverna e poi ci concediamo anche un gelato. Sento un po’ il sapore di casa. Ma soprattutto mi sento orgogliosa di essere italiana. Vedo gli occhi di Davide e John brillare al solo sentir parlare dell’Italia. Stanno cercando le loro origini. E l’anno prossimo forse ci rivediamo!».
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Giulia Baroncini‘s journey continues in a different form. Giulia introduces us to the people she encounters in her wanderings, the return of her “Viaggissimo” following in the footsteps of Luigi Masetti. Here is her diary and the faces of the day: Davide and John from Cleveland.
«I was in Chicago, and after conceiving the idea of taking the train to save myself 500 kilometers of the endless straight road I had already cycled, I called Peter, who had hosted me in July in Cleveland. I asked him if I could come back to him, and he replied, ‘Oh hell yeah!’ Not only did he host me, but he also organized a super 100% American day with Davide and John, two Italian-American friends of his. They took me to see a baseball game, a deeply cherished sport. Seeing that green field, fans cheering, and entire families watching the game was a unique experience for me, and above all, I enjoyed getting to know a sport not widely known in Italy. In the evening, they insisted on taking me to Cleveland’s Little Italy, a beautiful neighborhood in the city where Italian flags pop up everywhere. We went to a tavern and then treated ourselves to ice cream. I felt a bit of the taste of home. But above all, I felt proud to be Italian. I saw Davide and John’s eyes light up just hearing about Italy. They are searching for their origins. And maybe we’ll meet again next year!».