Continua in una forma diversa l’avventura di Giulia Baroncini negli States. La ragazza del Polesine, che segue il Viaggissimo fatto 130 anni fa da Luigi Masetti, il primo cicloturista della storia, ci fa incontrare ogni giorno le persone che trova lungo il suo percorso. È una straordinaria galleria di volti e di storie.
Giulia ha incontrato Santa Claus, 70 anni, da Connellsville, Pennsylvania.
«Lungo il trail che sto seguendo da Pittsburgh a Washington chiamato GAP (Great Allegheny Passage). Stavo cercando disperatamente un bagno e questo signore si avvicina e mi dice di andare a sinistra senza nemmeno chiedermi nulla. Come se mi avesse letta immediatamente nel pensiero. Lui è il volontario del visitor center di Connellsville dove ho campeggiato. Lo guardo e gli dico scherzosamente che Natale è tra qualche mese. Mi confessa che lui è veramente Santa Claus o, per lo meno, quello è il suo lavoro ufficiale. Gli chiedo perché ha scelto di esserlo, a parte il suo aspetto fisico. Mi risponde che ogni anno è capace di vedere milioni di sorrisi dei bambini e che questo lo gratifica tantissimo. Beh, che dire: ha letto nel pensiero me, non oso immaginare tutti quei bambini. Il cicloturismo è bello per questo, perché si trova gente di qualsiasi tipo».
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The adventure of Giulia Baroncini in the United States continues in a different form. The girl from Polesine, who is following the journey made 130 years ago by Luigi Masetti, the first cycle tourist in history, introduces us to the people she meets along her route every day. It’s an extraordinary gallery of faces and stories.
Giulia met Santa Claus, 70 years old, from Connellsville, Pennsylvania. «Along the trail I’m following from Pittsburgh to Washington called GAP (Great Allegheny Passage). I was desperately looking for a restroom, and this gentleman approaches me and tells me to go left without even asking me anything, as if he had immediately read my mind. He is the volunteer at the Connellsville visitor center where I camped. I look at him and jokingly tell him that Christmas is in a few months. He confesses to me that he is truly Santa Claus, or at least, that’s his official job. I ask him why he chose to be, aside from his physical appearance. He replies that every year, he is able to see millions of children’s smiles, and that this gratifies him a lot. Well, what can I say: he read my mind, I dare not imagine all those children. Cycle touring is beautiful for this reason, because you meet people of all kinds».