All’uscita dalla chiesa amici e parenti hanno lanciato il riso, ma quello è stato uno dei rari omaggi alla tradizione. Gli sposi sono usciti sul sagrato con le loro biciclette, vestiti da corridori, Valentina aveva una mano sul manubrio e con l’altra teneva stretto il bouquet di girasoli. Era il 22 luglio, lei e suo marito Emiliano da allora sono in luna di miele: ovviamente in bicicletta. «Ci siamo conosciuti grazie alla passione per la bici, e non è così strano che abbiamo voluto fare il nostro viaggio di nozze pedalando».
Valentina Silvestri romagnola, Emiliano Giotti fiorentino, «ma da un anno tutti i giorni fa avanti e indietro da Firenze a Imola per vivere con me», racconta Vale. Lei 43 anni, lui 45: si sono conosciuti sui social, avevano in comune i gruppi di appassionati di bici, un giorno hanno deciso di darsi un appuntamento a metà strada. Si sono incontrati a Coniale, piccolo borgo al confine tra la Romagna di lei e la Toscana di lui, «vediamoci davanti alla chiesa». Era febbraio del 2022, un anno e mezzo più tardi in quella chiesa si sono sposati.
Quando ha incontrato Emiliano, Vale veniva da un periodo complicato. Il 31 ottobre 2021 stava pedalando in campagna, tra Imola e Lugo, quando un’auto l’ha tamponata, «mi ha fatto sbalzare cinque metri più in là, mi è scoppiata la vertebra L1 e mi sono rotta il bacino». All’ospedale di Cesena l’hanno operata alla schiena, le hanno bloccato cinque vertebre con due ferri, «circa venti centimetri». Valentina correva a piedi, faceva ultramaratone, corse come la Firenze-Faenza, «il podismo era la mia vita», ma ora non può più farlo, «il dolore supera il divertimento». Era tornata da poco dall’ospedale quando ha conosciuto Emiliano e si sono cambiati la vita, «mi ha messo delle prolunghe sul manubrio per farmi stare più alta, adesso la mia schiena si è abituata, riesco a stare in bici anche 15-16 ore, è ancora come quando correvo a piedi, la mia dote migliore è la resistenza».
Emiliano è impiegato in una ditta di componenti oleodinamici a Firenze, Valentina in un maglificio a Imola. Il primo viaggio in bici l’avevano fatto lo scorso agosto: da Imola a Patrasso, in Grecia, attraverso Croazia, Serbia, Montenegro, Albania. Da Patrasso traghetto fino ad Ancona, e poi ancora in bici fino a casa. «Ci sarebbe piaciuto arrivare fino in Turchia, ma avevamo soltanto 21 giorni di ferie». Fecero comunque 2.000 chilometri per 22mila metri di dislivello. Questa volta i giorni sono 35, e il sogno si può realizzare: andranno a Istanbul, Smirne, Bursa, alla fine i chilometri dovrebbero essere tra i 2.700 e i 3.000, deviazioni comprese. Adesso Vale ed Emiliano sono nella penisola Calcidica. «Non abbiamo ancora preso pioggia, in compenso abbiamo avuto 40 gradi nei primi giorni, nel nord della Grecia. Un problema soprattutto per Emiliano: io reggo bene il caldo, e lui porta il grosso del peso». Bagaglio spartano, ma sono comunque 33-35 chili caricati sulla gravel di Emiliano, mentre Vale pedala su una bici da corsa, «ho soltanto la sacca sottosella».
Quando gli hanno proposto di fare una lista di nozze, Vale ed Emiliano si sono detti che non avevano bisogno di niente. E allora hanno pensato a chi ha bisogno di qualcosa. Hanno deciso di aprire una raccolta fondi online per i bambini e i ragazzi di Dynamo Camp, un’organizzazione no profit che ha sede in Toscana e che offre programmi di terapia ricreativa e organizza campi estivi gratuiti per ragazzi con patologie gravi o comunque croniche. La raccolta ha un nome, Se pedali ti sposo, che racconta la storia di questa coppia speciale. Ogni giorno, dopo la tappa, Vale ed Emiliano pubblicano sul loro profilo Facebook i nomi di tutti quelli che hanno deciso di pedalare insieme a loro in questo progetto.
Potete farlo anche voi a questo link e raggiungerli su Facebook o su Instagram per festeggiare il matrimonio di Vale ed Emiliano con un gesto di solidarietà, e sostenere insieme il diritto alla felicità di tutti. «Dato che non avremo la possibilità di diventare genitori abbiamo deciso di ringraziare la fortuna di esserci incontrati facendo della nostra unione un piccolo aiuto per i bambini più sfortunati, che potranno così trascorrere una vacanza speciale completamente gratuita a Dynamo Camp. Qui, attraverso tante attività e nuove amicizie, riscopriranno fiducia in loro stessi e potranno tornare ad essere semplicemente bambini». L’obiettivo era raccogliere almeno un euro per ogni chilometro pedalato, ma siamo già oltre. «Finora abbiamo raccolto 6.300 euro, siamo sorpresi, e anche quelli di Dynamo Camp».
Perché fermarsi? Aiutiamo Vale ed Emiliano a rendere ancora più speciale il loro viaggio di nozze. Che prevede qualche sosta, e magari qualche serata speciale. «Io ho portato un vestitino corto molto carino», dice Vale. «Anch’io ho i pantaloni corti, e una maglietta», aggiunge Emiliano. Se ci fosse un modo di descrivere la felicità, sarebbe la loro risata.