Lo sapevate che esiste l’Atlante dei morti e feriti gravi in bici?

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Una ricerca del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano per la prima volta evidenzia le dinamiche dell’incidentalità ciclistica. Solo un quarto (24,9%) dei ciclisti si fa male da solo, il resto subisce “l’interazione”, ovvero lo scontro, con gli altri mezzi che affollano le strade italiane. Questo uno dei dati più significativi della ricerca che dimostra una volta per tutte che la bicicletta non è pericolosa di per sé ma subisce i danni dell’esposizione agli altri mezzi.


Dall’inizio del 2023 a oggi le persone investite e uccise in Italia sono state 163, di loro 65 erano in bicicletta, nel 2022 154. Lo studio, unico nel suo genere in Italia, si focalizza sull’incidentalità ciclistica usando varie fonti anche alternative all’Istat, perché si tratta di dati che «attualmente, non sono raccolti ed elaborati da Istat in modo specifico e dedicato; fanno parte del repertorio generale di dati sugli incidenti stradali diffuso ogni anno», si legge.
La ricerca, dal titolo “Atlante dei morti e feriti gravi in bici”, si concentra in particolare su Milano con uno sguardo al territorio nazionale ed è stata messa a punto da un gruppo di lavoro coordinato da Paolo Bozzuto, professore associato di Urbanistica del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, insieme a Fabio Manfredini, responsabile del Laboratorio Mapping and Urban Data Lab, Emilio Guastamacchia, esperto Gis del Laboratorio Mapping and Urban Data Lab e le tirocinanti Benedetta Damiani, Micaela De Carlo e Ginevra Santomero.


Negli anni presi in considerazione (2014-2021) gli scontri che hanno coinvolto ciclisti sono stati 133.856, 16.677 solo nel 2021; e «la gravità dell’incidentalità ciclistica, in qualunque città o territorio, non si misura e non si comprende solo in relazione al numero dei ciclisti morti sulla strada», sostiene l’Atlante. È il numero complessivo degli scontri che coinvolgono ciclisti e dei ciclisti feriti a rendere appieno la dimensione del fenomeno e la sua diffusione”. Il 68% di tutti gli scontri ciclistici registrati in Italia, dall’anno 2014 all’anno 2021, si sono verificati in sole quattro regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana. La Lombardia è la regione italiana con il più alto numero di scontri ciclistici verificatisi dall’anno 2014 all’anno 2021, con un dato totale di 33.385 incidenti ciclistici, pari al 24,94% del totale nazionale.