Stefano ha una certezza: pedalare rende felici. Così ha applicato la sua teoria. In pratica, i suoi ragazzi – che frequentano l’Istituto Salesiano Beata Vergine di San Luca a Bologna – stanno facendo un giro a tappe come degna chiusura del loro anno scolastico. Perché Stefano è uno dei loro professori, e prima ancora è Don Stefano, e prima di diventare Don Stefano correva in bicicletta. Bolognese, ha cominciato a 7 anni nei Giovanissimi della gloriosa U.S. Calcara, è rimasto lì fino alla categoria Allievi. Passato agli Juniores, ha corso un anno con l’Italia Nuova di Borgo Panigale e uno anno con il Team Paletti di Modena. Under 23 con la U.C. Nicolò Biondo di Carpi diretta da Primo Franchini, Stefano è passato al Team Davoli e infine alle Ceramiche R.B. di Ferrara. «Quindici anni di agonismo e soprattutto di divertimento. Tanti amici (fra loro anche Domenico Pozzovivo, ndr) ed esperienze speciali».

Ma il ciclismo gli è rimasto nel cuore, ed ecco che Don Stefano organizza anche l’estate dei suoi ragazzi con epiche cicloturistiche a tappe (rigorosamente su ciclabili). Quest’anno il gruppo è composto da 24 unità: ragazzi di seconda e terza media, più tre ex allievi in qualità di animatori, tre professori, quattro uomini dello staff tra cucina e meccanici. Mezzi: una bici a testa, un pulmino e un furgone. La corsa si chiama «Go Leader Bike!».
Prima tappa: Osteria Nuova (Bologna)-Mirandola (Modena), 52.9 km lungo la Ciclovia del Sole, e da lì in treno verso Verona.
Seconda tappa: Verona-Ala (Trento), lungo la la ciclabile dell’Adige, tra abeti, faggi e favolose strade panoramiche d’alta montagna, con i ragazzi che hanno affrontato faticose salite che hanno permesso loro di ammirare anche le famosissime pale eoliche studiate a scuola. In serata, premiazione dei migliori ciclisti, Lorenzo e Giovanni, che hanno dimostrato notevoli capacità tecniche.

Terza tappa: Ala-Trento, ancora sulla ciclabile dell’Adige fino al capoluogo di provincia, lungo un itinerario di media difficoltà: diversi saliscendi iniziali e poi lunghi rettilinei. Breve sosta d’eccezione vicino all’aeroporto di Trento per ammirare qualche piccolo velivolo. Giunti a destinazione, pizza d’asporto per tutti.

Nel pomeriggio, semitappa in treno verso Cles, in Val di Non, dove ad attendere i ragazzi c’era Maurizio Fondriest, che ha lasciato al gruppo una bellissima testimonianza di vita sportiva e familiare, insegnando a non arrendersi mai e ad andare oltre ogni ostacolo. Passione, determinazione e sacrificio sono gli ingredienti necessari per raggiungere i propri obiettivi, è stata la lezione alla vigilia della tappa regina.
Quarta tappa: Cles-Peio, nonostante alcune difficoltà, tutti i membri del gruppo hanno terminato il percorso, arrivando a Cogolo, una frazione di Peio. Da lì, alcuni ragazzi hanno coraggiosamente affrontato una ripida salita fino all’hotel Aurora, altri hanno concluso il viaggio in pulmino.

La quinta tappa da Trento a Riva del Garda, martedì 11 luglio, e l’ultima da Bardolino a Mantova, mercoledì 12, dove il gruppo è atteso da un treno che riporterà tutti alla base, a Bologna. E quando chiedi ai ragazzi quali sono stati i momenti indimenticabili di queste sei tappe, non vi diranno dei gran premi della montagna. «Quando siamo passati in mezzo a un paese e c’era un signore che lavava le tapparelle e ci ha innaffiati». Le risate si sentono da qui.