Dal 1° luglio Bologna prima città 30 in Italia. Multe dal 1° gennaio

Una "zona 30": nelle città sono sempre più diffuse
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L’annuncio arriva dal sindaco di Bologna e della città metropolitana, Matteo Lepore, che ha anche auspicato che la decisione di abbassare il limite di velocità a 30 km orari nelle strade della città diventi “legge nazionale”. Per adesso, ha detto Lepore, «Bologna diventerà la prima città 30 d’Italia». In realtà si tratta della prima città di grandi dimensioni: città metropolitana e capoluogo di regione. 

A giorni scatterà una prima fase di transizione, che durerà fino al 1° gennaio 2024, quando entreranno in vigore le sanzioni per chi percorrerà le strade di Bologna ad una velocità più sostenuta. Tempo necessario per rendere fare alcuni interventi importanti – tra cui attrezzare Bologna con cartellonistica ad hoc – fare corsi di guida sicura e informare i cittadini di questo «cambiamento di modello». 

«L’obiettivo è morti zero sulle strade – ha ricordato Lepore nel corso di un incontro con la stampa in Comune – . Vogliamo dare un segnale forte a livello nazionale». «Rallentare le auto e il trasporto significa poter dare più spazio alle persone e restituire tempo alle loro vite. Andando più piano, andremo più veloce tutti quanti, arriveremo a destinazione, ci saranno più aree scolastiche pedonali, più attraversamenti sicuri, pedibus e aree verdi. È un investimento di 24 milioni di euro che mettiamo per rendere più sicure le strade» a cui si aggiungerà, in autunno, «il progetto Impronta verde per realizzare 6 parchi urbani per ulteriori 35 milioni di euro». 

A giudizio del sindaco di Bologna, «è un investimento che si accompagna al tram, al passante, a diversi attraversamenti sicuri. Si tratta di un diverso modello di città». «Bologna inizia questo percorso nel 1989 – ha spiegato Lepore -. Un terzo di Bologna è già zona 30 e in quelle aree è migliorata la vita dei cittadini. Adesso chiudiamo il cerchio». Ad ogni modo, ha argomentato ancora Lepore, «serve una legge nazionale per fare sì che tutte le città vadano in questa direzione e occorre dare risorse alle città per migliorare lo spazio pubblico».