Circa 70 zone 30, diffuse in tutta Roma, dal centro storico fino a oltre il Raccordo anulare: è il progetto del sindaco della capitale Roberto Gualtieri. Nello spinoso dibattito che è sorto attorno alla scelta del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, con il ministro Salvini che cerca di opporsi ai limiti introdotti nel capoluogo emiliano, ecco che arriva la linea precisa di Roma: niente limite dei 30 sulle grandi direttrici, ma altrove sì. L’idea è arrivare gradualmente al 70% delle strade della capitale con il limite di velocità a 30km/h. Per ora si procede zona per zona, riqualificando zone particolarmente critiche della capitale che richiedono ui un intervento non solo estetico.
Una delle prime zone 30 l’ha inaugurata proprio il sindaco a Casal Monastero, nord-est, fuori del Grande raccordo anulare. Con Gualtieri c’erano l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti. Il Campidoglio ha stanziato 3,5 milioni di euro per realizzare le prime zone a traffico gentile, dette Isole Ambientali. Alcune sono già state completate: Aventino/Terme Deciane, Casal Bertone, e poi Ostia Antica, Quadraro Vecchio, largo Millesimo a Torrevecchia fino appunto a Casal Monastero, sullo stradone – via Ratto delle Sabine – dove affacciano una scuola e una parrocchia. Altre isole ambientali si stanno studiando: Navona; Ansa Barocca; Pantheon; Portico d’Ottavia; Trevi Quirinale; Tridente. Ci sono progetti per: Trastevere; Balduina; Colli Aniene; Torre Spaccata, Tor Pignattara; Villa Certosa; Pigneto. Inoltre sono previsti interventi all’Eur, a Monte Verde, Testaccio, Lungomare di Ostia, Termini, Corso Italia, Balduina, Casal Bruciato, Gianicolense, Ludovisi Veneto, Tuscolana, Centocelle.
«Sono contentissimo di vedere e far vedere come può cambiare in meglio lo spazio urbano anche con interventi “leggeri” – ha detto Gualtieri inaugurando la zona 30 di Casal Monastero – Può cambiare la sicurezza e il rapporto con lo spazio in cui abitiamo. È una delle zone 30 che vogliamo diffondere in tutta la città, ma non è solo un luogo di abbassamento della velocità ma un recupero dello spazio, con il verde. L’abbassamento della velocita rende la strada più abbordabile».