Wahoo società e colosso internazionale del tech-fitness ha denunciato Zwift, piattaforma virtuale che consente agli utenti registrati di interagire, fare allenamento e sfidarsi a colpi di pedale. Wahoo che ha creato un ecosistema di sensori e dispositivi per corridori, ciclisti e appassionati di fitness, cresciuto esponenzialmente anche grazie alla pandemia degli ultimi tre anni che ha costretto gli appassionati delle due ruote ad allenarsi in casa, ha citato in giudizio Zwift. I documenti sono stati depositati il 3 ottobre al tribunale distrettuale del Delaware nella East Coast degli Stati Uniti d’America per delle violazioni molto gravi. I dettagli su quicicloturismo.
Wahoo denuncia Zwift e JetBlack: violati ben tre brevetti!
Oltre a Wahoo anche JetBlack ha denunciato Zwift. Nella fattispecie Wahoo ritiene che siano stati violati tre brevetti. JetBlack, ovvero l’azienda australiana che realizza il rullo Hub e anche il JetBlack VOLT infatti, avrebbe violato tre brevetti tra i quali quello delle scarpe da ginnastica smart, dette anche scarpe intelligenti o “Smart Shoes“: queste dovrebbero essere state oggetto di ispirazione nella realizzazione di alcuni modelli, in base a quanto riportato sul portale inglese cyclingnews.com.
Un mercato ovviamente esploso alla grandissima durante il lockdown e che ha dovuto pagare lo scotto nei mesi successivi, con un drastico calo delle richieste con la ripresa dell’attività all’aria aperta, delle gare e delle Gran Fondo. Morale? La piattaforma virtuale, invece di realizzare un hardware di proprietà e inedito ha lavorato in collaborazione con JetBlack per fare Zwift Hub. Un rischio troppo grande nei confronti di Wahoo: ora c’è tempo fino al 24 ottobre per rispondere alla causa. Vedremo come andrà a finire.
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