Bottecchia Cicli, capannoni devastati dall’incendio: «Momento delicato, ci rialzeremo»

L'incendio che ha devastato Cicli Bottecchia, dalle immagini dei Vigili del Fuoco
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Pedalando, a volte, può succedere che per qualche motivo si finisca a terra. Per Bottecchia Cicli ieri, domenica 25 settembre 2022, è stata una delle più dure delle cadute possibili: un vasto incendio ha colpito una porzione della nostra sede produttiva di Cavarzere.

E i segni di questo incendio sono forti. Tanto nelle strutture dei nostri capannoni quanto nei nostri cuori.

Fortunatamente nessuno del nostro staff è stato coinvolto né ha riportato danni a seguito dell’incendio, e di questo siamo grati.

Già stamattina lunedì 26 Settembre il nostro staff si è riunito e stiamo lavorando per reagire con altrettanta forza con la quale l’azienda è stata colpita dagli eventi nelle ultime ore.

Il momento che stiamo passando è particolarmente delicato, ma tutto ciò che sarà possibile fare per limitare i disagi per i nostri clienti, sarà fatto nella maniera più forte e decisa.

Terremo aggiornati il nostro pubblico e i nostri collaboratori sulle tempistiche e le modalità di ripartenza.

Può succedere di cadere, ma l’importante è rialzarsi.
E noi ci rialzeremo, anzi ci stiamo già rialzando.

Ringraziamo tutti: addetti del settore, stampa, clienti, fornitori, pubblico che in queste ore, le più buie della storia della nostra azienda, ci hanno mostrato la loro solidarietà.

Un po’ di storia di Bottecchia Cicli

Siamo nati da una leggenda del ciclismo, Ottavio Bottecchia, il primo italiano che nel lontano 1924 ha vinto la più importante gara al mondo, il Tour de France. Sono molte le leggende a cui ci ispiriamo e molte quelle che hanno reso celebri le nostre biciclette, salendo sul podio d’importanti competizioni, portando Bottecchia a essere riconosciuto come uno dei marchi italiani più importanti del settore. Le nostre biciclette sono state protagoniste d’importanti vittorie: il Giro d’Italia del 1966 con Gianni Motta che riuscì a battere Anquetil che aveva dominato tutte le corse; l’indimenticabile Giro del 1979 con Saronni che strappa la maglia rosa a Moser; il campionato del Mondo con Rudi Altig nel 1966 e il Tour De France nel 1989 quando Greg LeMond vinse l’edizione forse più appassionante degli ultimi quaranta anni della Grande Boucle; emozionante vittoria nel 2010 di Stefano Garzelli alla 16° tappa del Giro, e nello stesso anno la vittoria alla Tirreno-Adriatico.