Maratona delle Dolomiti: numeri e segreti, storie e record della regina

Il passaggio del gruppo a Campolongo, in una foto d'archivio
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Domenica non è una domenica come le altre. C’è il grande appuntamento con la regina delle Gran Fondo, la Maratona delle Dolomiti. Le salite durissime e i numeri, i segreti e i record, le immagini e le storie di una sfida unica e tutta da vivere. Da oggi entriamo nel clima della Prestigiosa delle grandi montagne. E allora “maratoneti” seguiteci e iniziate la scalata con noi, su quicicloturismo.

Maratona delle Dolomiti: numeri e segreti, storie e record della regina

PEDRACES AL DEBUTTO – Le prime sette edizioni hanno avuto Pedraces come sede di partenza ed arrivo. La decisione di trasferire a Corvara in Badia la partenza della Maratona venne presa nel 1994 a causa dell’enorme boom di partecipanti, che per la prima volta superarono quota 5.000.  A partire dal 1999 il rilevamento dei tempi impiegati dai concorrenti della Maratona avviene con il sistema digitale. L’adozione del Datachip ideato da Datasport dà modo di effettuare la rilevazione in tempo reale dalla partenza all’arrivo.

TUTTI I PASSI – Sulle Dolomiti non c’è che l’imbarazzo della scelta per i passi da inserire nei percorsi. Da molti anni quelli della Maratona sono Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Falzarego e Valparola. Ma nel corso della sua lunga storia, la granfondo altoatesina ha scalato anche altri leggendari valichi come il Fedaia, il Duran, la Forcella Staulanza e il Tre Croci. Nel 2014 venne inserito nel tracciato il “Mur de Giàt”, una brevissima impennata al 19% nel centro di La Villa.

STOP FORZATI – In 35 anni di storia la Maratona delle Dolomiti ha registrato due annullamenti per cause di forza maggiore. Mentre nel 2020 fu il Covid ad impedirne l’effettuazione, nel lontano 1989  furono le cattive condizioni atmosferiche a costringere gli organizzatori a bloccarla sul Passo Giau. Anche l’anno prima (1988) la Maratona si svolse in condizioni proibitive (freddo e pioggia), ma fu portata a termine ugualmente. Annullato però il rilevamento dei tempi.

Nel 2018 l’edizione-record e negli anni ’90 spunta anche il sorteggio

2018, EDIZIONE RECORD – La fatidica soglia dei 1.000 partenti venne superata per la prima volta nell’edizione del 1991. I granfondisti al “via” furono 1,273. La prima presenza di ciclisti extraeuropei si registrò invece nel 1990. Fu uno statunitense il primo storico partecipante d’oltreoceano. Nell’edizione 2018 record di iscritti: 9.382 atleti al “via”.

IL SORTEGGIO – Alla fine degli anni 90 il crescente successo di partecipazione alla Maratona induce gli organizzatori all’opportunità di fissare un tetto massimo di iscrizioni. La decisione diventa poi operativa nel 2000: si chiude al raggiungimento dei 6.000 partecipanti. L’anno dopo la quota viene portata a 7.000 unità, nel 2004 a 8.000. Nel 2005, con l’incessante aumento delle richieste di partecipazione, viene introdotto il sistema del sorteggio.

NEGRINI PIGLIATUTTO – Il recordman assoluto della Maratona delle Dolomiti è Emanuele Negrini, con all’attivo 5 vittorie, di cui 4 consecutive. Lo seguono a distanza, in questa speciale classifica, Giuliano Anderlini e Tommaso Elettrico, che si sono imposti 3 volte. Due successi a testa per Daniele Bertozzi e per l’inglese Jamie Borrow. Tra le donne la plurivincitrice di tutti i tempi è Barbara Lancioni: anche lei ha vinto 5 volte la Maratona.

A SEGNO ANCHE I PRO – La Maratona delle Dolomiti ha esercitato una forte attrazione anche su molti professionisti. La serie di successi dei vip viene aperta nel 1997 da Alessandro Paganessi (8 anni nella massima categoria, compagno di squadra di Baronchelli) e prosegue nel 2000 con Marzio Bruseghin, che conquistò il successo quand’era ancora in attività, con la maglia della Banesto. S’impongono poi in Val Badia anche Mirko Puglioli (ex Amore&Vita), Emanuele Negrini (ex Cantina Tollo), lo zimbabwese Timothy David Jones (ex Amore&Vita e Tenax) e il lituano Dainius Kairelis (ex Amore&Vita e Flaminia).